Nel primo trimestre del 2023 le emissioni di anidride carbonica in Cina sono cresciute toccando un record storico. Ma questo potrebbe essere l’anno del picco massimo
Le emissioni di CO2 della Cina nei primi tre mesi dell’anno sono cresciute del 4% rispetto al 2022 facendo toccare al Paese un nuovo record di emissioni di gas serra.
Il gigante asiatico ha sfondato quota 3 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente a causa soprattutto dell’aumento della domanda di energia che in Cina viene prodotta soprattutto utilizzando fonti fossili: il consumo di petrolio è salito del 5,5%, quello di carbone del 3,6% e quello di gas dell’1,4%.
In questo quadro a tinte fosche, però, si intravede un po’ di luce. Secondo un gruppo di ricercatori internazionali che monitora le emissioni cinesi, il 2023 potrebbe rappresentare l’anno del picco massimo di emissioni per Pechino.
Questo perché il Paese sta investendo costantemente sulle fonti energetiche rinnovabili. Investimenti che in un tempo relativamente breve possono coprire una buona parte della richiesta energetica di un Paese.
A dimostrarlo è stato il Regno Unito dove nei primi mesi di quest’anno un terzo dell’elettricità è stata prodotta da pale eoliche.
L’eolico, dunque, per la prima volta nella storia, ha superato il gas naturale come fonte di produzione energetica.