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Clima ed emissioni di CO₂, la Cina potrebbe raggiungere il picco entro il 2025

Le emissioni di carbonio in Cina potrebbero raggiungere il picco entro il 2025, grazie a una crescente transizione verde sostenuta da energia pulita e controlli sull’uso del carbone.

Per rallentare il cambiamento climatico bisogna diminuire drasticamente le emissioni di CO₂. E per farlo serve lo sforzo di tutti, anche dei grandi emettitori come la Cina.

Secondo la gran parte degli esperti del settore, il Dragone cinese sta andando in una direzione migliore rispetto a quella che ci aspettavamo solo qualche anno fa.

A dirlo è il think tank CREA, Centre for Research on Energy and Clean Air (CREA) e l’ISETS, International Society for Energy Transition Studies, che evidenziano un crescente ottimismo tra gli addetti ai lavori in merito alla transizione verde del Paese.

Emissioni di carbonio, la Cina verso il picco nel 2025

Secondo lo studio effettuato dai due enti, tra gli accademici e gli esperti del settore, il 44% ritiene che le emissioni di CO₂ della Cina toccheranno il picco, al più tardi, entro il 2025.

Anche per quanto riguarda l’uso del carbone (il peggiore tra i combustibili fossili) si intravede speranza: il 52% degli esperti si aspetta che il picco venga raggiunto entro il 2025, mentre solo il 20% prevede che ciò avverrà successivamente.

Una buona notizia considerando che al momento il carbone rappresenta ancora circa l’80% delle emissioni cinesi da combustibili fossili.

“Raggiungere la neutralità carbonica in un’economia in rapida crescita come quella cinese non è un’impresa facile, ma gli sforzi notevoli del Paese stanno iniziando a dare i loro frutti”, ha affermato Xunpeng Shi di ISETS.

“Mentre la Cina prosegue la sua transizione, i vantaggi diventano sempre più evidenti: l’impiego più esteso di energia pulita e la continua trasformazione industriale promettono vantaggi ancora maggiori” e questo “aumenta l’ottimismo sul futuro”, ha aggiunto Xunpeng Shi.

Aumenta l’ottimismo sulle performance climatiche della Cina

Secondo il CREA, negli ultimi tre anni l’orientamento degli esperti si è fatto più ottimista.

Nel 2022, il 69% degli esperti riteneva che le emissioni della Cina avrebbero raggiunto il picco superando di oltre il 15% i livelli del 2020. Entro il 2024, questa percentuale si era ridotta al 44%.

La quota di esperti che ritiene che le emissioni di CO₂ abbiano già raggiunto il picco o lo faranno entro il 2025 è aumentata significativamente, passando dal 15% nel 2022 al 21% nel 2023, fino al 44% nel 2024.

Negli ultimi anni, la capacità di generazione di energia solare ed eolica è cresciuta rapidamente. Gli investimenti nella nuova generazione di energia fossile e in altre industrie inquinanti sono stati meglio controllati rispetto al passato. Inoltre, per tre mesi consecutivi nel 2024, oltre il 50% di tutte le vendite di veicoli è stato elettrico.

La percentuale di esperti che crede che il consumo di carbone in Cina abbia già raggiunto il picco è più che raddoppiata dal 2023 al 2024. Tra il 2021 e il 2025, il Paese ha implementato piani per controllare rigorosamente l’uso del carbone, con l’obiettivo di ridurne gradualmente il consumo dal 2026 al 2030.

“Nonostante l’ottimismo sulle emissioni e sulla transizione verso le energie rinnovabili, ad oggi c’è ancora poca chiarezza sul percorso delle emissioni della Cina, il che lascia aperta la possibilità di un aumento delle emissioni fino al 2030 e di una riduzione molto lenta in seguito”, ha detto Lauri Myllyvirta, analista capo del CREA.

“Questo scenario renderebbe praticamente impossibile il raggiungimento degli obiettivi climatici globali”, ha poi aggiunto.