In Cile un’Assemblea costituente eletta è chiamata a riscrivere la costituzione del Paese in chiave ambientalista. L’obiettivo primario è preservare acqua e ghiacciai
Il Cile sarà il primo Paese al mondo a riscrivere la propria Costituzione in chiave ambientalista.
L’Assemblea Costituente eletta per dare al Paese una Carta Costituzionale nuova è composta da attivisti e popolazioni indigene e sta lavorando a un testo che ha come obiettivo primario quello di preservare l’ambiente e soprattutto i suoi ghiacciai.
Gabriel Boric’s presidential victory and a new constitution are the crowning achievements of Chile’s broad socialist movement. Now comes the hard part: fulfilling a vision of working-class prosperity that stretches back to Salvador Allende and beyond. https://t.co/teBeZVYHDD
— Jacobin (@jacobin) January 1, 2022
Diversi Paesi – tra cui l’Italia – in questi anni hanno tentato di inserire la tutela ambientale in Costituzione ma il Cile sarà il primo a basare l’intero impianto costituzionale sulla preservazione dell’ambiente.
Il processo che porterà alla nascita della prima Costituzione ambientalista della storia è partito nell’Ottobre del 2020 quando gli elettori cileni furono chiamati a scegliere in un referendum se tenersi la vecchia costituzione varata negli anni Ottanta sotto Pinochet oppure darsi una nuova costituzione per mettere al centro i temi più sentiti da parte dei 19 milioni di cileni.
Con il 78,2% dei voti favorevoli, dunque, si è aperta la fase che ha portato successivamente alla elezione dei membri dell’Assemblea (78 uomini e 77 donne, con 17 posti riservati alle popolazioni indigene) e alla stesura della costituzione che dovrà essere terminata entro al massimo un anno dall’inizio dei lavori.
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L’ambiente nella Costituzione cilena
L’attenzione primaria alla questione ambientale nella prossima Costituzione del Cile è una scelta fatta già prima dell’inizio dei lavori. Il regolamento per la stesura della Carta, infatti, recita: “Tutte le persone, senza discriminazione, hanno diritto ad acqua sufficiente, sicura, accettabile, potabile, non inquinata e fisicamente accessibile”.
Ma il riferimento all’acqua è legato soprattutto alla questione dei ghiacciai che nel Paese coprono enormi depositi di rame. Gli attivisti ambientali cileni per anni hanno accusato i governi di aver permesso alle multinazionali l’estrazione di rame dai sistemi montani e con questo aver permesso la contaminazione dell’acqua proveniente dallo scioglimento dei ghiacciai. Oggi una parte di quegli stessi attivisti si trova nella Assemblea Costituente.
How do you rewrite a constitution for the climate change era? Chile is the first country in the world to try. https://t.co/i56ZhHFvHA pic.twitter.com/3wIKaN0K2Q
— The New York Times (@nytimes) December 29, 2021
Inoltre c’è un altro minerale, il litio, al centro della svolta ambientale della costituzione cilena. In un lungo reportage pubblicato sul New York Times, la giornalista Somini Sengupta ha raccontato che il litio è presente in quantità enormi sotto le acque salate del deserto dell’Atacama. Poiché la richiesta globale di litio sta crescendo in maniera vertiginosa negli ultimi anni, questa sarà un’altra questione di cui occuparsi nella redazione della nuova Costituzione.
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