“Dibatteremo sulla varietà di ortofrutta che saranno in grado di sopravvivere a fronte del cambiamento climatico che è sotto gli occhi di tutti”, Antonio Cellie, CEO di Fiere di Parma.
Cibus Connecting Italy 2023, torna in scena nel quartiere fieristico di Parma dal 29 al 30 marzo.
Durante la conferenza stampa che si è tenuta a Roma, giovedì 2 marzo, presso Anantara Palazzo Naiadi Rome Hotel, sono stati presentati i principali focus Salone internazionale dell’alimentazione italiana e il ricco calendario di eventi tra cooking show, presenze istituzionali e tecniche.
“Anche quest’anno ci saranno grandi buyer del retail europeo e internazionali. – ha dichiarato Antonio Cellie, CEO di Fiere di Parma a TeleAmbiente – Inauguriamo Cibus Connecting Italy dimostrando che il Made in Italy sa dialogare sempre meglio e sempre di più con i grandi compratori internazionali direttamente, senza bisogno di un’intermediazione“.
Grande novità tematica di questa edizione una nuova area dedicata interamente all’ortofrutta fresca e ai produttori Made in Italy.
“Noi siamo una best practices. Il Made in Italy alimentare negli ultimi 10 anni è cresciuto del 91%, il latticini del 120%, il Parmigiano Reggiano del 150%, un po’ grazie a Cibus. Noi vogliamo mettere a disposizione anche dell’ortofrutta questa best practies di essere dei booster dell’export che anche in quel settore deve diventare una frontiera inderogabile. – aggiunge Cellie e conclude – Dibatteremo sulla varietà di ortofrutta che saranno in grado di sopravvivere a fronte del cambiamento climatico che è sotto gli occhi di tutti”.
“Per quanto riguardo l’agroalimentare l’ICE sta stanziando per il 2023 un ammontare di circa 48mln di euro per quanto riguarda le attività sia promozionali che per agevolare l’aumento dell’export dell’Italia verso l’estero. – Matteo Zoppas, Presidente ICE, ha dichiarato ai microfoni di TeleAmbiente – La sostenibilità è un tema su cui sempre più le nostre aziende si stanno concentrando. Per fortuna ci sono più segnali che il greenwashing venga evitato e una forte concentrazione sulla riduzione di CO2 e della plastica“.