Economia, 3 miliardi per il taglio del cuneo fiscale nel Def

3 miliardi destinati a ridurre il cuneo fiscale. È questa la principale novità che emerge dai dettagli del primo Def, Documento di economia e finanza, targato Giorgia Meloni.

Il governo ha scelto un approccio cauto basato su tre pilastri “stabilità, credibilità e crescita”, come affermato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Obiettivo primario non squilibrare la bilancia dei conti pubblici per non perdere credibilità in Europa.

In attesa della riforma del fisco, prevista per il 2024, che prevede la riduzione degli scaglioni Irpef, dagli attuali quattro, a tre, il governo punta ad aumentare lo stipendio dei lavoratori dipendenti con reddito medio-basso. Il taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori potrebbe portare a una maggiorazione della busta paga tra i 30 e i 40 euro mensili. Per il 2023 si prevede una crescita del Pil pari allo 0,9%, meglio dello 0,6% previsto finora, mentre il rapporto deficit/Pil dovrebbe scendere al 144,4%.

Il Def prevede anche un abbassamento della pressione fiscale che nel 2026 dovrebbe scendere, dall’attuale 43,3%, al 42,7%. Durante la discussione sul Def la premier avrebbe individuato come priorità da affrontare nella prossima legge di bilancio, il contrasto al calo demografico, in costante aumento nel nostro Paese.