Tra la crisi idrica e lo sfruttamento delle risorse del territorio, non si arrestano le iniziative dei comitati di cittadini e delle associazioni ambientaliste (anche in vita della Giornata mondiale delle zone umide). Ecco i prossimi appuntamenti.
Castelli Romani, la lotta delle associazioni per salvare i laghi Albano e di Nemi non si ferma. In vista della Giornata mondiale delle zone umide, in programma il prossimo 2 febbraio, le principali associazioni ambientaliste della zona hanno organizzato due appuntamenti.
Il punto della situazione
“Ogni anno, le associazioni del Coordinamento Ambientalista Natura & Territorio dei Castelli Romani, insieme ad altre realtà, si riuniscono per la Giornata di Lotta per la Difesa dei Laghi e delle Zone Umide dei Castelli Romani. Oltre 40 associazioni hanno aderito anche quest’anno a queste iniziative, che si concentrano sulla salvaguardia delle falde idriche e dei laghi del territorio” – il punto della situazione da parte degli organizzatori – “La situazione, denunciata già oltre 40 anni fa, è stata confermata da numerosi studi che hanno individuato le cause del progressivo abbassamento dei laghi e della falda idrica del Vulcano Laziale. Grazie al supporto tecnico dell’EcoIstituto e del Comitato Tecnico Scientifico del Coordinamento, la situazione viene monitorata costantemente, offrendo un quadro chiaro e aggiornato. Anche l’intervento del prof. Mario Tozzi sollecitato dal Coordinamento ha confermato quanto sta accadendo ai laghi, su questo ormai non ci sono dubbi scientifici“.
Sabato 25 gennaio incontro pubblico a Genzano
Il primo è in programma a Genzano di Roma (presso l’ASD In-Forma Lab, via Ercole Imbastari 22), sabato 25 gennaio alle ore 17.30. Si tratta di un incontro pubblico a ingresso libero, promosso da varie associazioni del territorio, che prevede l’intervento di esponenti del Coordinamento Natura e Territorio dei Castelli Romani, dell’EcoIstituto RESEDA Onlus e del WWF – Area Metropolitana di Roma. Al centro dell’incontro, la crisi idrica nei due laghi, dovuta sia al cambiamento climatico, sia ad uno sfruttamento eccessivo di tutte le risorse, e non solo l’acqua, del territorio.
“Un’occasione per approfondire le cause e le soluzioni concrete al problema dell’abbassamento dei nostri laghi. Per affrontare questa crisi è essenziale una conoscenza chiara delle dinamiche che minacciano questi preziosi ecosistemi, evitando interventi inutili e costosi. I laghi dei Castelli Romani non sono solo riserve d’acqua, ma habitat naturali unici, da salvaguardare oggi per garantire un futuro sostenibile e rispettoso dell’ambiente” – spiegano gli organizzatori – “In questa occasione, verranno illustrate le ultime novità sui laghi, le soluzioni proposte e le azioni contro progetti inutili e potenzialmente dannosi avanzati da alcune istituzioni pubbliche. Nonostante l’abbassamento dei laghi sia ormai evidente, si assiste a tentativi di mistificazione del problema e delle soluzioni. Una delle priorità dell’incontro sarà smascherare le fake news, come quella che attribuisce la causa esclusivamente ai cambiamenti climatici o che la situazione si sia aggravata ultimamente. Le battaglie ambientaliste si fondano sulla verità scientifica, e diffondere informazioni errate mina il lavoro serio svolto in questi anni“.
La marcia del 2 febbraio
C’è poi un secondo appuntamento, previsto per domenica 2 febbraio, proprio in concomitanza con la Giornata mondiale delle zone umide. Cittadini e associazioni si ritroveranno alle ore 10 presso il porticciolo del lago Albano, per una marcia in difesa dei laghi. “Dobbiamo unire le forze per proteggere i laghi e le risorse idriche del nostro territorio, che sono oggi sovrasfruttate al punto che i laghi si trovano a livelli critici, mentre le zone umide e i torrenti sono ormai in secca. L’acqua è una risorsa vitale: senza di essa non c’è futuro. È fondamentale salvaguardare gli habitat naturali che permettono la generazione e il mantenimento dell’acqua dolce, garantendo un equilibrio indispensabile per la nostra sopravvivenza e quella degli ecosistemi” – spiegano gli organizzatori – “Dobbiamo opporci fermamente alla realizzazione di opere inutili e al continuo consumo di suolo attraverso nuovo cemento e asfalto, che aggravano ulteriormente la crisi ambientale. Il limite della sostenibilità è già stato superato: è il momento di agire con decisione per invertire questa tendenza e garantire un futuro vivibile per tutti“.
Le associazioni aderenti
Sono diverse le associazioni ambientaliste e dei cittadini del territorio dei Castelli Romani che aderiscono agli appuntamenti del 25 gennaio e del 2 febbraio. Si tratta di: Comitato No Inceneritore a Santa Palomba; Comunita Laudato Si’ Castelli Romani; Accademia Kronos; Albano Walking; Sano Buon Vivere; Equincontro Natura; AIPIN; FabricAlbano; Diakronica; Gens Diana; Latium Volcano; Arco di Diana; WWF Area Metropolitana di Roma; Suoli Vivi; La Spinosa; Per le future generazioni; Italia Nostra Castelli Romani; CdQ Pavona 1; Albano Insieme; Schierarsi; Riforestiamo i Castelli Romani; Guardiani delle Foreste; EcoCooperative Solidali; EcoIstituto RESEDA; Fondo Forestale Italiano; Rete Tutela Roma Sud; Alberi in periferia; Comunità slow food; Comitato Io amo Via S. Maria in Formarola; Legambiente Appia Sud il Riccio; Valle Perdua ambientalista; ASD In-Forma; Asino e le nuvole; Alberi Volsci.