Solo il nostro Paese e l’Ungheria hanno votato contro la nuova direttiva approvata dal Parlamento europeo a dicembre.
Gli Stati membri dell’Unione europea hanno approvato la nuova direttiva sulle Case green: i ministri delle Finanze, riuniti al Consiglio dell’Ue Ecofin, hanno confermato l’accordo raggiunto con il Parlamento europeo nello scorso dicembre. Via libera, quindi, alle nuove norme che puntano a rendere gli immobili dell’Unione europea a emissioni zero entro il 2050.
Tutti gli Stati membri hanno votato a favore, ad eccezione di Croazia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e Svezia che si sono astenute, e di Italia e Ungheria, che hanno votato contro. Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, ha spiegato che la direttiva Case green è importante e ambiziosa, ma il tema centrale resta chi paga, facendo anche l’esempio delle truffe sui vari bonus edilizi.
Di tutt’altro tenore, l’opinione di Sergio Costa, già ministro dell’Ambiente e attuale vicepresidente della Camera dei deputati: “La direttiva Case green ci aiuta nella lotta contro il cambiamento climatico, la sua approvazione è un’ottima notizia. La brutta notizia è il voto contrario dell’Italia, al fianco dell’Ungheria. Su questa direttiva c’è stata come sempre molta mistificazione, ma non verrà chiesto alcun contributo ai cittadini per l’adeguamento delle case. Gli Stati potranno e dovranno attivare i fondi già disponibili per la riqualificazione energetica degli edifici. Ma come potrà l’Italia essere un’interlocutrice seria e autorevole in Europa se ha votato contro? Come potremmo chiedere rispetto e aiuti se il nostro atteggiamento è ostativo verso le più moderne e sostenibili politiche ambientali europee?“.