Cascia (Pg), assegnati i tre riconoscimenti internazionali ‘Donne di Rita 2024’

Cascia (Pg), assegnati i tre riconoscimenti internazionali ‘Donne di Rita 2024’

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A Cascia (Pg) sono state scelte le tre donne ‘custodi di vita e di futuro’ nel nome di Santa Rita. Le premiate sono: il medico missionario Cristina Fazzi, Virginia Campanile, che ha perso suo figlio, ma è mamma per tanti genitori e ragazzi in difficoltà,  ed Anna Jabbour, profuga siriana divenuta testimone di pace.

 

A Cascia, in provincia di Perugia, a tre donne è stato assegnato il Riconoscimento Internazionale Donne di Rita 2024, in onore, appunto, di Santa Rita.

Cristina Fazzi, che da medico nello Zambia cura i bambini che sono gli ultimi della società; Virginia Campanile, che ha perso suo figlio, ma è mamma per tanti genitori e ragazzi in difficoltà ed Anna Jabbour, profuga siriana che per sua figlia ha attraversato la guerra divenendo testimone di pace.

Sono queste le tre donne a cui quest’anno è andato il il prestigioso riconoscimento. Sono tre donne diverse, ma unite, come tante nel mondo, dalla scelta di essere oggi, come Rita ieri, ‘custodi di vita e di futuro’.

Padre Mario De Santis, rettore della Basilica di Santa Rita ha spiegato il significato del premio.

“Stiamo vivendoha detto Padre Mario – un momento molto importante in onore di Santa Rita. Tre donne che hanno emulato Rita attraverso le loro azioni, altamente umane e morali”.

“Ringraziamo ha aggiunto per la disponibilità nel diffondere il messaggio di Rita: un messaggio di amore, perdono e riconciliazione. Queste donne nella loro vita quotidiana hanno vissuto come persone normali, proprio come Santa Rita”.

La soddisfazione nelle parole delle tre vincitrici

Cascia (Pg), assegnati i tre riconoscimenti internazionali ‘Donne di Rita 2024’, foto donne premiate

Cristina Fazzi, medico di Enna (Sicilia), ha ricevuto il premio per il rispetto, la giustizia e l’amore con cui nei suoi 24 anni di servizio, professionale e umano, nello Zambia, in Africa, ha protetto la vita e costruito il futuro di tante persone nelle aree di estrema povertà. Ponendo un’attenzione speciale ai bambini e ai giovani, in una società dove sono ultimi tra gli ultimi, spesso abusati e maltrattati.

Ha creato il primo centro di salute mentale del Paese per i minori e progetti formativi, per generare opportunità di cambiamento e realizzazione.

“Abbiamo creato tanti progettiha spiegato la dottoressa Fazzi abbiamo tante attività, e tanti programmi: sanitario, scolastico. Facciamo tante cose cercando di aiutare i più bisognosi come possiamo”.

“Sono felicissima ed onorata ha continuato – per questo premio che mi viene conferito. Santa Rita per me è sempre stata un esempio, nella sua umanità, è stata un esempio di grande amore, di perdono, presenza. Lei è una guida nella mia vita di tutti i giorni, come medico, ma anche come Cristiana”.

Virginia Campanile, che vive ad Otranto, in provincia di Lecce, ha ricevuto il Riconoscimento Internazionale Santa Rita 2024 perché dal dolore indescrivibile per la perdita del figlio Daniele e dalla libertà e pace acquisite grazie al perdono offerto a chi ne ha causato la morte in un incidente stradale, ha fatto nascere un ‘investimento d’amore’ che condivide con gli altri.

Aiuta tanti genitori toccati dal lutto a ritornare a vivere e si impegna con i giovani per tutelarli nella fragilità sociale e psicologica, accompagnandoli a riscoprire la bellezza della vita.

“Sono estasiata, emozionata – ha affermato la signora Virginia Campanile non so come ringraziare per questo riconoscimento internazionale di Santa Rita a cui sono devotissima. La mia famiglia mi ha inculcato l’amore per questa Santa, che è una mamma come me. Io mi sono molto rivista in lei e la prego costantemente. Sono fiera di essere a Cascia”.

Anna Jabbour, che è nata ad Aleppo (Siria) ma oggi vive a Roma, ha ricevuto il riconoscimento per la testimonianza di pace, fratellanza e fede che incarna con la sua storia: da profuga di guerra a mamma di speranza e coraggio per sua figlia e allo stesso tempo per tutti coloro che incontra.

“Sono molto contentaha commentato Anna Jabbour – di prendere questo riconoscimento internazionale di Santa Rita. È un piacere per me, per la mia famiglia e per il mio Paese”.

“Voglio ringraziare Santa Rita, voglio ringraziare l’Italia ha conclusoche ci ha dato la possibilità di un bel futuro. Ringrazio anche la Comunità di Sant’Egidio che ci ha salvato, dandoci la speranza. Non riesco a spiegare bene i miei sentimenti, grazie, grazie”.

L’evento è stato presentato dal giornalista Roberto Giacobbo.

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