Il dossier sul caro carburanti è arrivato sul tavolo di Palazzo Chigi. La presidente Meloni ha incontrato i vertici della GdF per fare il punto sulle speculazioni. Ma per abbassare i prezzi e tagliare le accise serve un miliardo. 

Il caro carburanti diventa una questione politica. Dopo l’aumento dei prezzi scattato a inizio anno a causa della fine del taglio delle accise e le successive accuse di speculazione arrivate, tra gli altri, dal Ministro Gilberto Pichetto Fratin, oggi la questione arriva direttamente a Palazzo Chigi.

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni insieme al ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha incontrato i vertici della Guardia di Finanza per fare il punto sulle speculazioni segnalate dai consumatori. Se ne è parlato anche nel Consiglio dei ministri che dovrà decidere se fare marcia indietro sullo stop al taglio delle accise. Ma, fanno sapere fonti governative, per farlo servirebbe un miliardo. 

Intanto i prezzi continuano a salire. Sull’autostrada A14 il diesel è arrivato a costare più di 2,5 euro al litro. In media, secondo il sito Quotidiano Energia il prezzo della benzina servito è salito a 1,965 euro al litro, quello del diesel è arrivato a 2,023 euro.

Aumenti, dunque, che non sembra possono essere spiegati con il semplice inserimento della accise scattato il 1 gennaio. Sull’ipotesi speculazioni, oltre alla Guardia di Finanza che sta eseguendo controlli a tappeto, sta indagando la Procura della Repubblica di Roma.