Microplastiche nell’ambiente anche a Carnevale: la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) ha lanciato un appello ai sindaci: “Vietate i coriandoli e le stelle filanti di plastica”.
Coriandoli e stelle filanti sono i protagonisti indiscussi del Carnevale. Colorate ed economiche, queste decorazioni in carta simbolo della festività portano allegria a grandi e piccini durante le feste e le sfilate dei carri allegorici nelle città di tutta Italia.
Se fino a qualche anno fa coriandoli e stelle filanti erano realizzati solo in carta, un materiale che si decompone abbastanza velocemente (circa 6 settimane), oggi questi prodotti sono sempre più spesso realizzati con materiali plastici molto inquinanti.
“Questo perché si cerca di rendere l’aspetto di coriandoli e stelle filanti sempre più attrattivo per i consumatori, ricorrendo a colori metallizzati o fosforescenti e coperture in glitter. Decorazioni e colorazioni che si ottengono attraverso l’uso di microplastiche le quali, terminato il periodo di festa, permangono nell’ambiente e possono impiegare anche 600 anni per decomporsi del tutto”, ha spiegato la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima).
Sima ha dunque lanciato l’allarme sul pericolo per ambiente e salute dovuto alla crescente presenza di coriandoli e stelle filanti realizzati in plastica. Gli esperti si sono rivolti ai sindaci di tutta Italia, chiedendogli di vietare questi prodotti con apposite ordinanze.
“Si stima che ogni anno 11 milioni di tonnellate di plastica entrino nell’oceano, quasi 230mila tonnellate solo nel Mar Mediterraneo – ha affermato il presidente Sima, Alessandro Miani – Per questo, in occasione del Carnevale, rivogliamo un appello ai sindaci di tutta Italia affinché emanino ordinanze, come fatto dal Comune di Venezia, volte a vietare l’utilizzo di coriandoli e stelle filanti in plastica sul territorio: sarà così possibile ridurre sensibilmente la produzione di rifiuti plastici che rappresentano un pericolo per il nostro ambiente e per la salute umana”.
La misura adottata dal Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro si inserisce nel progetto “Venezia plastic free” e prevede il divieto, su tutto il territorio comunale, di utilizzare coriandoli e altri prodotti in plastica come “stelle filanti in plastica, cannoni spara coriandoli in plastica e similari in materiali non naturali” in occasione delle celebrazioni del Carnevale.
Un esempio che il Sima si augura diventi la prassi per tutti i Comuni italiani, al fine di ridurre l’inquinamento da microplastiche che sta invadendo il nostro Pianeta.
Microplastiche, un pericolo per ambiente e salute
Le minuscole particelle, infatti, sono presenti davvero ovunque, persino nel nostro corpo. Vent’anni di ricerche hanno rilevato le microplastiche nell’aria, nell’acqua, nel terreno, nel cibo che ingeriamo. Nell’organismo i frammenti sono stati trovati nel sangue, nei polmoni, nella placenta, nel cervello e nelle arterie.
“Il rischio non è solo ambientale ma anche sanitario. – ha evidenziato Sima – Microplastiche e nanoplastiche inquinano mare, acqua, terra e aria ed entrano nel nostro organismo attraverso gli alimenti che mangiamo, l’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo, mettendo a rischio le arterie con conseguente maggiore rischio di infarto o ictus, e provocando danni alle ossa, al sistema endocrino, respiratorio, nervoso, oltre che a quello riproduttivo”.
Le stime dell’ONU parlano di 51.000 miliardi di particelle di microplastica disperse nei mari e negli oceani. Una cifra 500 volte maggiore delle stelle nella nostra galassia, la Via Lattea. Un livello di inquinamento talmente alto che si fa fatica ad immaginare, ma che sta distruggendo, giorno dopo giorno, ecosistemi e biodiversità.
Inoltre, l’esposizione alle microplastiche mette a rischio la nostra salute. Per questo, Sima ha lanciato l’appello ai sindaci italiani: “vietate i coriandoli e le stelle filanti di plastica”. Questi prodotti, spesso coperti di glitter e di microplastiche, disperdendosi nell’ambiente contaminano la catena alimentare. Anche se può sembrare una goccia nel mare, il cambiamento parte da queste piccole scelte concrete. Si può tornare alla tradizione, scegliendo alternative in carta, per tutelare la salute e il pianeta senza rinunciare ai colori del Carnevale.