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La caravella portoghese, uno e multiplo

La caravella portoghese (Physalia physalis) è un celenterato marino, una delle due specie del genere Physalia insieme a Physalia utriculus.Per il suo aspetto viene spesso scambiata per una medusa, ma è in realtà un sifonoforo. Non si tratta cioè di un singolo organismo pluricellulare, ma dell’aggregazione di quattro diversi individui specializzati chiamati zooidi, collegati e fisiologicamente integrati tra loro al punto da essere reciprocamente dipendenti per la sopravvivenza.

La caravella portoghese è composta da quattro tipi di polipi.Il primo, chiamato pneumatoforo o più comunemente “vela”, è una sacca galleggiante colma di gas, che consente all’animale di galleggiare. È lunga tra i 9 e i 30 cm, alta fino a 15 cm; i suoi tentacoli sono tra i più grandi del mondo e possono arrivare a 50 m. Questo sifonoforo è prevalentemente trasparente con tinte blu, viola, rosa o malva. L’individuo è capace di generare autonomamente o prelevare dall’atmosfera i gas di cui necessita: tale miscela è solitamente composta per il 14% da monossido di carbonio mentre per il resto da azoto, ossigeno e argon nonché tracce di biossido di carbonio.Ha inoltre proprietà aerodinamiche che apparentemente può modificare contraendo la cresta. Galleggia sospinta dal vento ad un’angolazione dipendente dalla curvatura della parte emersa e dalla resistenza della parte sommersa. Attaccati al di sotto di essa si trovano i tentacoli, lunghi fino a 50 metri (sebbene la loro lunghezza media si aggiri intorno ai 10 metri), fortemente urticanti e costituiti da individui dattilozoidi, incaricati di ricercare e catturare le prede e di dirigerle verso gli individui gastrozoidi, che si occupano della loro digestione. Della riproduzione si occupano invece gli individui gonozoidi.