Cambiamenti climatici. Le temperature sono in aumento, la frequenza e l’intensità delle precipitazioni sta variando, ghiaccio e neve si stanno sciogliendo ed il livello del mare si è innalzato a livello globale.
Sono gli effetti del cambiamento climatico.
Un fenomeno già in atto, destinato a proseguire.
Se ad esempio la temperatura globale aumentasse di 2°C, circa il 50% di persone in più soffrirebbe per la mancanza di cibo e acqua.
Non c’è più tempo da perdere.
Secondo il rapporto dell’Ipcc pubblicato lo scorso 8 ottobre, abbiamo circa 12 anni per intervenire e mantenere la temperatura media globale a livelli accettabili, oltre i quali un aumento di solo mezzo grado potrebbe peggiorare significativamente i rischi di siccità, inondazioni, calore estremo e povertà per milioni di persone.
Un allarme, lanciato più di 10 anni fa, nel settembre del 2007, quando l’allora Ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio convocò nella sede della Fao la prima e ultima conferenza italiana sul cambiamento climatico.
“è stato criminale perdere quasi 11 anni – afferma Alfonso Pecoraro Scanio – in quella Conferenza, preceduta da un anno di studi e conferenze coordinate da scienziati e esperti, presentammo un decalogo di 13 punti in cui uno dei punti principali era proprio l’adattamento ai cambiamenti climatici. Oggi – prosegue – abbiamo due temi. Da una parte entro il 2030 dobbiamo bloccare drasticamente le emissioni di CO2, e quindi smetterla di pensare ai combustibili fossili, dall’altra dobbiamo fare subito le attività di adattamento ai cambiamenti climatici”.
La ricetta da seguire per l’ex ministro è quella di riprendere il piano per ridurre le emissioni di CO2,rilanciare le rinnovabili e rendere stabile l’ecobonus.
Avviando poi un piano di prevenzione e messa in sicurezza ma anche migliorare i sistemi di allarme e spiegare ai cittadini che siamo di fronte a eventi più frequenti e violenti del passato.
A fine 2018 si terrà a Katowice, in Polonia, la Cop 24, riunione organizzata dalle Nazioni Unite in cui i leader di tutto il mondo discuteranno di come affrontare i cambiamenti climatici e
trasformare in regole da rispettare i princìpi enunciati nell’Accordo di Parigi al termine della Cop 21, nel 2015.