In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) I cambiamenti climatici accelereranno le crisi umanitarie; 2) Il Consorzio compostatori celebra la Giornata mondiale del Suolo; 3) Dall’economia circolare 14,4 miliardi di euro di risparmi; 4) Presentata a Roma l’edizione 2023 del Calendario CITES

 

In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress:

1) I cambiamenti climatici accelereranno le crisi umanitarie: I cambiamenti climatici accelereranno le crisi umanitarie in tutto il mondo nel 2023, insieme ai problemi generati da conflitti armati e recessioni economiche. A lanciare l’allarme è l’International Rescue Committee (IRC) che nel suo ultimo rapporto 2023 Emergency Watchlist fa il punto sui 20 paesi in cui il rischio di nuove emergenze umanitarie è più elevato. Tre i fattori chiave che accelerano le crisi umanitarie: cambiamenti climatici, conflitti e turbolenze economiche. In particolare – sottolinea l’agenzia – i cambiamenti climatici stanno accelerando le crisi umanitarie rapidamente, nonostante i Paesi più in difficoltà siano proprio quelli che hanno contribuito in maniera minore all’aumento della temperatura media globale. Secondo le stime, i 20 Paesi esaminati sono stati responsabili di appena l’1.9% delle emissioni globali di anidride carbonica nel 2019, con emissioni pro capita pari a circa un quinto rispetto alla media mondiale. In cima alla lista degli osservati speciali troviamo Somalia, Etiopia e Afghanistan, seguiti da Repubblica Democratica del Congo, Yemen, Siria, Sud Sudan, Burkina Faso, Haiti e Ucraina.

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2) Il Consorzio compostatori celebra la Giornata mondiale del Suolo: Riflettere sull’importanza del suolo e sui motivi per cui è fondamentale tutelarlo. Questo il tema al centro della sesta edizione del Convegno ‘Dalla terra alla terra’, organizzato dal Consorzio italiano Compostatori con la Fondazione Re Soil Foundation in occasione della Giornata Mondiale del Suolo.

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3) Dall’economia circolare 14,4 miliardi di euro di risparmi: Oltre 14,4 miliardi di euro. È il risparmio generato da sette grandi settori industriali nel 2021, grazie all’adozione efficace di pratiche manageriali che hanno permesso di utilizzare meno risorse e di estendere il ciclo di vita dei prodotti. Un dato che corrisponde al 14% di quanto si potrebbe risparmiare entro il 2030 se l’economia circolare venisse applicata nella sua totalità: più di 103 miliardi all’anno, cui vanno aggiunte quasi 1,9 milioni di tonnellate di CO2 in meno. È quanto emerge dal Circular economy report 2022 dell’Energy&Strategy della School of management del Politecnico di Milano, frutto di un sondaggio tra oltre 200 aziende appartenenti a sette settori produttivi centrali per l’economia italiana: l’automotive, le costruzioni, l’elettronica di consumo, il food&beverage, l’impiantistica industriale, i mobili e l’arredamento e il tessile. Per la prima volta – si legge nel rapporto – sono più della metà (il 57% contro il 44% nel 2021) le imprese intervistate che hanno adottato almeno una pratica di economia circolare, tra cui gran parte del comparto tessile e del food&beverage (80% o più), mentre è scesa al 27% la percentuale di chi non ne vuole sentire parlare. Sale inoltre al 61% la quota di aziende che ha investito significativamente nell’economia circolare e che in più di metà dei casi stima tempi di rientro inferiori o pari a 2 anni.

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4) Presentata a Roma l’edizione 2023 del Calendario CITES: È stata presentata a Roma l’edizione 2023 del Calendario CITES. Il tema centrale di quest’anno: la conservazione di 12 specie in via d’estinzione, tutelate dalla Convenzione di Washington, alcune mai trattate prima, e di altrettante aree naturali protette dove queste specie vivono e vengono protette.