Nel Regno Unito è stato registrato un calo della lettura nei bambini per piacere

Solo il 35% dei ragazzi dagli otto ai diciotto anni ama leggere nel tempo libero, raggiungendo la cifra più bassa mai registrata

Nel Regno Unito il piacere della lettura nei bambini ha raggiunto il minimo storico. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dal National Literacy Trust, l’ente di beneficienza nato per promuovere l’alfabetizzazione.

I risultati del sondaggio sulla lettura

Solo il 34,6% dei ragazzi dagli otto ai diciotto anni intervistati dal National Literacy Trust ha dichiarato di amare la lettura nel tempo libero. Si tratta del livello più basso registrato dall’ente di beneficenza da quando ha iniziato a intervistare i bambini sulle loro abitudini di lettura 19 anni fa, con un calo di 8,8 punti percentuali rispetto all’anno scorso. Anche la frequenza della lettura è ai minimi storici: il 20,5% dei ragazzi legge quotidianamente nel tempo libero, rispetto al 28% dell’anno scorso.

Differenze di genere e di età

Dal sondaggio sono emerse delle differenze di genere sempre più ampie: il 28,2% dei ragazzi di età compresa tra gli otto e i diciotto anni afferma di amare leggere nel tempo libero, rispetto al 40,5% delle ragazze. Va poi notato che i bambini della scuola secondaria hanno mostrato i cali più ripidi nel piacere di leggere: leggono tre bambini su 10 rispetto a più della metà degli studenti delle scuole primarie.

Chi legge riscontra benefici

Lo studio ha evidenziato anche che i bambini che leggono per piacere e i bambini a cui viene letto un libro ottengono tutti i tipi di benefici, dall’aumento del vocabolario a un miglioramento del benessere mentale. Infatti l’NLT ha scoperto che il doppio dei bambini che hanno affermato di amare un buon libro nel tempo libero ha capacità di lettura superiori alla media (34,2%) rispetto a quelli a cui non piace (15,7%).

L’appello del National Literacy Trust

L’ente di beneficenza ha invitato il governo britannico a costituire una task force sulla lettura e un piano d’azione per affrontare il calo del piacere della lettura e a dare priorità a questa attività anche all’interno dei programmi scolastici e delle valutazioni.