
Occhiali fatti con i fondi del caffè saranno a breve lanciati sul mercato italiano. L’idea viene da Massimo Panetta, artigiano e imprenditore noto per la creazione di occhiali in legno di ulivo fatti a mano. Ma già l’ucraino Max Gavrilenko aveva messo a punto degli occhiali ecologici composti da caffè e lino.
Saranno lanciati sul mercato nel 2020, gli occhiali prodotti a partire dai fondi di caffè. Ma oggi “siamo ancora alla fase embrionale” così ne parla, al Messaggero, Massimo Panetta, artigiano e imprenditore noto per la creazione di occhiali in legno di ulivo fatti a mano. “A oggi ne abbiamo realizzati 5 modelli per gioco”. E racconta: “È nato tutto per caso. Parlando con un mio amico che ha un bar, è sorta la questione degli scarti del caffè. E mi si è accesa la lampadina”.
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Gli occhiali di caffè hanno il colore e l’odore della loro materia prima. Il procedimento prevede che alla polvere di caffè avanzata dal processo di percolazione, si unisca una resina sintetica che agisce da collante, poi la pressione, il resto è lavoro artigiano. “Ai fondi va aggiunto un polimero, una resina sintetica che fa da collante. Poi vengono pressati fino a formare una tavoletta che è la struttura portante dell’occhiale. Quindi passiamo alla fresatura. Il colore e l’odore che otteniamo sono quelli del caffè”.
L’artigiano e imprenditore italiano ha previsto il 2020 come data di lancio, perché per il momento l’azienda è impegnata nella produzione degli occhiali in legno. Sono numerose infatti le richieste di questo prodotto handmade del made in Italy. La Massimo Eyewear, linea di occhiali in legno di ulivo è nata tre anni fa, inserendosi in una decennale tradizione famigliare di lavorazione di legno pregiato. Oggi il 100% della produzione di occhiali attraverso l’americana Tommy Bahama viene distribuita in tutto il mondo.
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Gli occhiali di caffè non sono però una novità. Già l’ucraino Max Gavrilenko fondatore della Ochis Coffee, aveva avuto l’idea di sviluppare occhiali ecologici e anche biodegradabili, proprio a partire dal caffè. A Gavrilenko l’idea è venuta nel laboratorio paterno: “Mio padre possedeva un negozio e un laboratorio di ottica, dove studiavo occhiali dalla prima infanzia. Durante questo periodo, ho visto molti occhiali e mi è venuta l’idea di creare montature ecologiche, comode e universali”. Oltre ai fondi di caffè, Gavrilenko utilizza anche farina di lino. Ne risulta un prodotto odoroso e biodegradabile (in 10 anni), ma comunque resistente, ad acqua e urti.