A Busto Arsizio, in provincia di Varese, è nato il primo Fruttufficio: un ufficio di un’azienda di consulenza informatica con all’interno un vero frutteto. Un esempio di integrazione tra ambiente e digitale
La Reti Spa è una società di consulenza informatica come tante che offre il suo sostegno alle aziende impegnate nella transizione digitale. La differenza rispetto ad altre aziende è che gli uffici del suo quartier generale a Busto Arsizio, in provincia di Varese, sono pieni di alberi da frutto.
Si tratta del primo Fruttufficio italiano, un progetto che – spiegano da Reti Spa – “colloca gli alberi da frutto all’interno degli spazi aziendali i quali, oltre a rendere gli ambienti più confortevoli e naturali, contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria e a valorizzare la green economy”.
L’idea è venuta a Bruno Paneghini, fondatore, presidente e amministratore delegato di Reti dopo aver acquistato gli ampi spazi dell’ex cotonificio di Busto Arsizio dove ora sorge la sua azienda. Gli alberi da frutto – una dozzina tra limoni, aranci e meli – sono coltivati in vaso. In questo modo è possibile posizionarli all’interno degli spazi di lavoro, affianco a scrivania, computer e stampanti.
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Non sempre però. Paneghini e i suoi sono ben consapevoli del connubio naturale tra gli alberi e gli insetti, per questo, nei periodi giusti, gli alberi vengono spostati all’esterno così da permettere agli insetti impollinatori di fare il proprio lavoro.
Come spiega Green&Blu, la Reti Spa è attiva in diversi ambiti della sostenibilità. Oltre ad aver ricevuto, nel 2020, il riconoscimento di Società Benefit, la Reti si impegna nella produzione di energia rinnovabile attraverso pannelli fotovoltaici e impegnandosi ad utilizzare solo energia pulita quando acquistata dall’esterno.
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