La notte del 30 dicembre 2017, verso le ore 22:30, si è spento al Policlinico Tor Vergata, l’Architetto Bruno De Vita. I funerali saranno celebrati il 5 gennaio alle ore 14.00 al cimitero acattolico di Roma, ingresso da Via Caio Sestio n.6.
Figlio dell’immediato dopoguerra da reduce dai campi di prigionia degli Inglesi in Africa; nato tra le montagne del Molise da famiglia montanara, da subito trapiantato nelle borgate romane; cresciuto in una famiglia di comunisti impegnata politicamente; nei primi anni ’60 uno dei ragazzi delle “magliette a strisce delle borgate proletarie”.
Studente di architettura a La Sapienza di Roma, laureato con una tesi sulla “fabbrica a gestione operaia” con 110 e lode e bacio accademico, nel 1968 è stato animatore comunista di quel movimento studentesco.
Tra i fondatori, nel ’69, prima della rivista e poi del quotidiano “il manifesto”, composto dai dissidenti dell’allora Pci.
Tra i fondatori, nei primi anni ’70, del “Partito di Unità Proletaria per il comunismo”, detto PdUP.
Alla spaccatura del PdUP ha aderito a Democrazia Proletaria, di cui è stato esponente di punta della conversione ambientalista di quel partito.
Tra i fondatori, in quegli anni di varie associazioni di tutela dell’ambiente e dei consumatori, quali “Ambiente e Società”e “Adusbef” Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari e Finanziari.
È stato inoltre tra i primi a dare vita e voce all’emittenza televisiva locale, co-fondando la prima radio libera in Italia (Radio Città Futura) e successivamente il Consorzio televisivo locale “TeleAmbiente”.
Tramite il “CONNA” Coordinamento Nazionale Nuove Antenne, di cui è stato segretario e membro, ha difeso la libera informazione nelle Istituzioni.
Tra i fondatori della “Federazione dei Verdi” e poi del “Partito Consumatori Italiani”, di cui è stato segretario e che ha dato vita alle liste “Consumatori Uniti” e “Unione Democratica per i Consumatori”. Ha partecipato al guppo G.A.MA.DI, atei per il materialismo dialettici.
Sul piano professionale, dopo esperienze di tecnico della allora Cassa per il Mezzogiorno e di insegnamento alla facoltà di architettura di Roma, svolge attività di consulente legislativo al Senato della Repubblica a vari gruppi, tra cui quelli dei “Verdi” e della “Rifondazione Comunista”.
Importante, in quegli anni, è stata la sua collaborazione con il Senatore Lucio Libertini.
Bruno De Vita, come era solito definirsi, è stato “un insofferente ed un irrequieto, ma forse anche un cercatore e lottatore per una società migliore” e più giusta.
Tra le principali battaglie vinte nella sua vita: l’introduzione dell’aborto, il divorzio, il no al nucleare, il no agli Ogm, l’avvio dell’inchiesta denominata “telecamorra” e la tutela della Costituzione, aderendo al Comitato del No che ha visto la vittoria sia del Referendum 25 e 26 giugno del 2006 che quello del 4 dicembre 2016.
Grazie alla sua esperienza parlamentare, nel 2007 tramite i senatori Willer Bordon e Roberto Manzione iscritti al suo partito “Unione Demicratica per i Consumatori”, è stata introdotta in Italia l’azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori (Class Action).
Desideriamo chiudere questo nostro ricordo di Bruno De Vita citando una frase delle sue letture preferite in questo mondo che vede “il tallone di Trump” voler riportare indietro le lancette della storia.
“Il processo di globalizzazione ha ridotto i governi nazionali al ruolo di «Comitati Amministrativi dei Comuni interessi della Classe Borghese»”, dal Manifesto del Partito Comunista 1948.
La direzione, la redazione, i tecnici e gli amministrativi tutti, si stringono con affetto alla famiglia in questo momento che vede la dolorosa perdita del loro caro Bruno.
Noi lo vogliamo ricordare in questi suoi e nostri momenti.
Adusbef-Intervento Bruno De Vita
Convegno Adusbef, Intervento Bruno De Vita
Legge elettorale l’opinione U.D. Consumatori
L’U.D. Consumatori chiede garanzie
“Ciao Bruno. Anche se a tratti non è stato facile ti ho sempre considerato mio padre. Negli ultimi giorni del 2017 hai voluto abbandonare la nostra partita, quella che giocavamo da anni e per questo non ti perdono. Potevamo cambiare gioco, ruoli ma perché abbandonare? Ero piccolo quando abbiamo cominciato, molto piccolo. Non conoscevo il mondo e con il passare del tempo mi hai insegnato ad amare la voglia di scoprire. Andavi orgoglioso di aver fatto l’architetto, l’ecologista, il docente universitario, l’editore e poi anche il segretario di un partito che, seppur piccolo, aveva la presunzione di difendere i consumatori dalle prepotenze delle multinazionali. Mi hai cresciuto trasmettendomi la voglia di scoprire il mondo. Di lottare per dei principi che oggi sono sempre a rischio. Si, eri un sessantottino con la stazza di un montanaro che credeva nella politica. Quella Politica con la P maiuscola. Quella politica che ha scritto la nostra costituzione e per questo l’hai SEMPRE difesa. Avevi capito l’importanza storica in cui fu scritta (condizioni che difficilmente si replicheranno e questo anche gli Italiani lo hanno capito). Domani ti darò l’ultimo saluto ma sarà solo l’inizio di un nuovo gioco tra me e te. Ti prometto che riuscirò a portare avanti quegli ideali che ho scoperto grazie a te e mi rendono orgoglioso di esistere. Mi mancherai”.
Stefano Zago
Bruno, Caro Bruno! Hai dovuto andar via prima della festa! Prima dell’inaugurazione della nuova sede dell’Adusbef. Della Tua Adusbef. Ricordo la Tua autorevolezza e la logica stringente dei tuoi ragionamenti di politica del consumerismo! Si eri ammalato di consumerismo e ci hai contagiato a tutti! Con Te ogni cosa era possibile, anche le più ardite. Ma con la Tua scuola andremo sicuri e decisi continuando quello che ci hai insegnato: non avere mai paura e giocarsi ogni possibilità! Riposa in pace guerriero e mio caro Amico. Antonio
Antonio Tanza Presidente Adusbef
Ivana carissima, non ho parole per commentare la scomparsa di Bruno. Un uomo fra i più acuti e intelligenti che abbia mai incontrato ! Peccato che abbia scelto di “rimanere in seconda fila per soffiare nelle orecchie di altri” come mi disse una volta. Lui era Uomo da primissima fila !Abbraccio te, Giorgia, Vanessa, Serena e Stefano con grande e commosso affetto. La Luce rimanga su di Voi.
Gaetano
“Buongiorno Stefano, ho chiesto la sua mail all’amico di tante battaglie Peppe Vecchio, dopo che lo stesso con grande sensibilità, mi ha informato della scomparsa di Bruno. Rivolgo a lei le mie più sentite condoglianze, nel ricordo di una persona che mi è stata molto vicino, durante i miei incarichi di amministratore pubblico, nel Municipio VIII, oggi VI. Bruno era una persona che aveva messo a disposizione il suo canale televisivo, per il territorio e ne ho potuto fare spesso utilizzo, per comunicare le attività amministrative e per un confronto diretto con i cittadini. Tutto questo è stato possibile, anche grazie alla disponibilità di un giornalista come Peppe Vecchio, che gli è stato vicino in tutti questi anni. Spero tu possa rinverdire, quanto messo in campo da tuo padre e da Peppe. Un caro saluto e un abbraccio”.
Fabrizio Scorzoni
“Cari Mario e Claudio, la notizia della scomparsa di Bruno mi ha lasciato costernato… Mario mi avevi detto tempo fa che aveva allentato i suoi impegni in seguito ad una operazione (al cuore mi pare) delegando molto ai figli. Da lontano lo immaginavo sempre come un riferimento incrollabile, pur conoscendolo più che altro indirettamente a parte 2 o 3 conversazioni telefoniche, purtroppo nella realtà la forza del pensiero si scontra spesso con la fragilità del corpo che ci permette di esistere. Gli auguri di un buon 2018 che volevo inviarvi diventano a questo punto molto tristi, ma comunque sentiti anche in nome della continuazione del suo lavoro e delle sue idee, queste per fortuna immortali. Condoglianze alla famiglia a presto, Danilo”.
Danilo Maddalon (Radio Nuova Musica di Pordenone e collaboratore del CONNA)
“Caro Bruno ,
venerdì ci lasci e per me non sarà così. Io non potrò essere lì ma verranno membri G.A.MA.DI. e Monica per me. La mia è la storia di una partigiana che ha avuto la fortuna di incontrare in compagno di una generazione dopo che aveva nel cuore e nella mente gli stessi miei ideali di coerenza di credere nella cultura scientifica nella necessità di lottare e questo compagno sei tu. Spartaco condivideva la mia stima e aveva ammirazione per quello che hai saputo creare atto ad informare i cittadini sempre manipolati dal potere e dai lacchè. Grazie per quello che hai fatto per noi partigiani fondatori del GA.MA.DI. Sarai sempre con me e con Spartaco che non si e’mai mosso dal mio cuore. Ti abbraccio Bruno con tutto il mio affetto. Miriam”.
Miriam Pellegrini
“Bruno De Vita, ideatore della rete di informazione libera dai condizionamenti che inficiano le televisioni generaliste italiane, Teleambiente, ci ha lasciati nella notte del 30/12/2017. Lo ricordiamo anche a pagina 10 de La VOCE appena uscita: http://www.gamadilavoce.it/lavoce/2018/gennaio/Madre/10.html. Chi può essere presente al funerale di venerdì prossimo a Roma può aderire a nome proprio e del G.A.MA.DI.“.
“Nel farvi le condoglianze mi vengono tanti pensieri nella mente e così li butto qui alla rinfusa; ovviamente per tutti voi una grave perdita. Una cosa è certa, Bruno lascia a ognuno di voi una grande eredità del suo affetto, della sua conoscenza ed esperienza di vita vissuta. Bruno, uomo complesso, ma così sono gli uomini grandi. A tavola era lui che raccontava tante cose, episodi belli e brutti e una volta raccontò un episodio che ora non ricordo con precisione ma il succo del discorso era il quando lui raggiunse il punto della sua vita dalla quale in poi ebbe “il diritto al vaffanculo” . Io non capi questo “diritto” per tanto tempo, quando però l’ho acquisito anche io (nel mio piccolo) mi vennero quelle sue parole e le ho capite fino in fondo. Auguro a tutti quanti voi, di averlo sempre ascoltato con attenzione perché lui sapeva il fatto suo. Un abbraccio”.
Anna Sciavicco
“Caro Stefano,
esprimo le mie sentite condoglianze per la scomparsa del dott. Bruno De Vita che ho avuto il piacere di conoscere nel corso di trasmissioni dedicate alla storia dall’emittente Teleambiente.
Un caro saluto”
Davide Conti
“Caro Stefano,
Volevo esprimerti le mie più sincere condoglianze. Purtroppo non potrò essere presente alle esequie ma volevo farti sentire la mia vicinanza. Spero presto di avere l’occasione perché possa personalmente esprimerti i miei sentimenti. Un forte abbraccio. “
Aldo Morrone