Uno studio dell’Istituto di salute globale di Barcellona ha stilato la classifica delle città con più morti riconducibili a inquinamento da polveri sottili. Torino e Milano nella top10 dei morti per Biossido d’Azoto.
Brescia e Bergamo sono le due città europee con il più alto tasso di mortalità attribuibile all’inquinamento da PM2.5. Nella top10 anche Vicenza (quarta) e Saronno, in provincia di Varese (ottava). E’ il quadro drammatico che si evince da uno studio sull’inquinamento atmosferico condotto dall’Instituto de Salud Global de Barcelona (ISGlobal).
I ricercatori Catalani hanno stilato una classifica del numero di morti attribuibili alla presenza nell’aria di polveri sottili PM2.5 e un’altra che considera il numero di morti attribuibili all’inquinamento da Biossido di Azoto.
🔺 These are the European cities with the highest mortality attributable to #AirPollution👇
⭐ How is your city ranked? Check the data here: https://t.co/wPN9BeqrXU#ISGlobalRanking #COP26 #CitiesWeWant pic.twitter.com/9iI8iN0hag
— ISGlobal (@ISGLOBALorg) November 13, 2021
Anche nella seconda classifica le cose non vanno bene per l’Italia. Il nostro Paese compare due volte con Torino alla terza posizione e l‘area metropolitana di Milano alla quinta.
Più in generale, i dati raccolti dall’ISGlobal dimostrano che, rispettando i nuovi livelli di riferimento sulla qualità dell’aria adottati a settembre dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) “le città europee potrebbero evitare ulteriori 114.000 morti premature ogni anno”. Un numero assai maggiore di quello – comunque preoccupante – di qualche anno fa.
Gli scienziati dell’Istituto catalano fanno sapere che “queste stime sono un aggiornamento di uno studio originariamente pubblicato nel gennaio 2021 su The Lancet Planetary Health che ha dimostrato che le città europee potrebbero evitare fino a 51.000 morti premature ogni anno rispettando le raccomandazioni dell’Oms sulla qualità dell’aria, pubblicate nel 2005. Dopo la pubblicazione delle nuove raccomandazioni, il gruppo di ricerca ha effettuato una nuova valutazione del carico di mortalità attribuibile alle polveri sottili (PM2.5) e al biossido di azoto (NO2) nelle stesse 1.000 città europee incluse nello studio originale”.
Si tratta di dati assai allarmanti per il nostro Paese, che raccontano quante vite potrebbero essere salvate se si agisse per pulire l’aria delle città, e che fa il paio con lo studio dell’Agenzia europea dell’ambiente secondo cui Cremona e Vicenza sono tra le 5 città più inquinate d’Europa.
⚠ European cities could avoid an extra 114,000 premature deaths every year by meeting the new @WHO #AirQuality Guidelines.
🏙 Today we have published an updated #ISGlobalRanking on #AirPollution in @TheLancetPlanet.
(follow the thread👇) #COP26 pic.twitter.com/9iNtN2ejvH
— ISGlobal (@ISGLOBALorg) November 11, 2021
“Anche se non esiste una soglia di esposizione sicura al di sotto della quale l’inquinamento atmosferico diventa sicuro – spiega Sasha Khomenko, principale autore dello studio – questi nuovi risultati mostrano come le nuove raccomandazioni globali dell’Oms sulla qualità dell’aria offrano un quadro molto migliore per proteggere la salute umana e prevenire un gran numero di decessi”.