Home Attualità Brasile, esperti contro Bolsonaro:”Sta spingendo il paese verso una crisi senza precedenti”

Brasile, esperti contro Bolsonaro:”Sta spingendo il paese verso una crisi senza precedenti”

Il Presidente brasiliano è stato duramente attaccato dalla comunità scientifica per il suo comportamento “infantile” e “irresponsabile” che sta portando il paese ad una crisi sanitaria senza precedenti.

Gli esperti sanitari brasiliani temono che il negazionismo del Presidente Jair Bolsonaro possa spingere il paese verso una crisi sanitaria come quella che ha colpito l’Italia o lo Stato di New York. Bolsonaro è uno dei quattro leader in tutto il mondo che continua a sottostimare la minaccia del coronavirus alla salute pubblica, insieme ai presidenti di Nicaragua, Bielorussia e Turkmenistan.

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A Pasqua il Presidente ha ripetutamente messo in dubbio le affermazioni del proprio Ministro della salute uscendo per strada, stringendo la mano ai fan e proclamando: “Nessuno può ostacolare il mio diritto di uscire”. Durante una delle visite il presidente è stato filmato mentre si asciugava il naso ed in seguito stringeva la mano ad un suo sostenitore. Gli esperti di salute pubblica temono che questo comportamento possa spingere il Brasile verso una crisi sanitaria senza precedenti. Marcos Lago, specialista in malattie infettive del Pedro Ernesto University Hospital di Rio de Janeiro sostiene che l’atteggiamento del Presidente stia confondendo le persone sul bisogno di stare a casa: “Sta scommettendo pericolosamente sul fatto che il Brasile non si troverà nella stessa situazione di Stati Uniti, Italia e Inghilterra. Penso che sia una scommessa veramente irresponsabile perché le possibilità che accada una catastrofe a livello sanitario sono troppo elevate”. Un altro medico ha definito i comportamenti di Bolsonaro “infantili e surrealistici”: “E’ una follia. Non si può giustificare un tale comportamento. Puoi giustificarlo pensando alle imprese. Va bene pensare ad una soluzione economica per la crisi. Quello che non va bene è ignorare quello che gli esperti di tutto il mondo continuano a dire. Le persone continuano ad ammalarsi e di questo passo ci troveremo nella stessa situazione dell’Italia e di Wuhan”.

 

Da metà marzo quasi tutti i governatori degli Stati del Brasile hanno cercato di rallentare la diffusione del virus chiedendo ai cittadini di stare a casa. Tuttavia questi sforzi sono vani perché sempre un maggior numero di cittadini continua a scendere per le strade di Rio e San Paolo. Gli esperti sostengono che il motivo sia l’impossibilità di rispettare il distanziamento sociale in Brasile, in particolare nelle favelas. Un’altra difficoltà è quella di riuscire a convincere i brasiliani a non visitare i propri parenti; “E’ veramente difficile distanziare i brasiliani. Non siamo abituati a questo. Siamo abituati a vivere insieme, ad abbracciarci” ha spiegato Tania Vergara, Presidente della Society of Infectious DiseasesAlcune persone non riescono proprio ad abituarsi quindi abbiamo bisogno di misure più forti. Ma il primo a non rispettare le misure è proprio il presidente”. Inoltre tutti concordano sul fatto che essendo il primo a snobbare il distanziamento sociale, Bolsonaro ne stia mettendo a rischio l’attuazione. “Tutto quello che dice e che fa ha delle conseguenze…molti dicono ‘il Presidente ha 65 anni e non ha paura’, perché dovremmo averla noi?” ha commentato Ricardo Sobhie Diaz, esperto infettivologo della Federal University “Tutti nella comunità scientifica pensano la stessa cosa: il Presidente non sta andando nella giusta direzione”.

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Alberto Chebabo della Brazilian Society of Infectous Disease pensa che il Brasile, essendo uno degli ultimi paese ad essere stato colpito dal virus, possa sfruttare l’esperienza degli altri paesi come un vantaggio, che però rischia di essere vanificato dall’atteggiamento del Presidente: “Abbiamo bisogno di una strategia unificata“. I sondaggi mostrano che Bolsonaro gode ancora del 30% dei voti e centinaia di brasiliani sono scesi in piazza a San Paolo per protestare contro il distanziamento sociale. Ma i media e i politici attaccano duramente il Presidente. Arthur Virgilio, sindaco di Manaus, ha definito Bolsonaro “il più grande alleato del virus” mentre Merval Pereira del quotidiano O Globo ha accusato Bolsonaro di agire come “un leader mistico che sta portando i suoi seguaci al suicidio”.

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França Junior prevede giorni dolorosi in futuro: “Vedremo persone morire fuori dall’ospedale perché non ci sono posti letto e persone che moriranno a casa perché le ambulanze non riescono a reggere la pressione. Gli esperti sostengono che questo possa accadere tra tre o quattro settimane… ma sarà troppo tardi. Allora la gente si spaventerà e si chiuderà in casa”.