Home Attualità Brasile, verso pene più severe per i reati ambientali

Brasile, verso pene più severe per i reati ambientali

brasile reati ambientali

Il governo guidato da Lula ha presentato una legge che inasprisce le sanzioni verso i responsabili di incendi, traffico di animali selvatici, contaminazione di risorse naturali o danneggiamento della fauna acquatica. Ora, però, spetterà al Parlamento approvarla in via definitiva.

Il Brasile pronto a varare pene più severe per i reati ambientali. Il governo brasiliano guidato da Lula ha presentato infatti un disegno di legge, trasmesso al Parlamento, per inasprire le sanzioni contro crimini come gli incendi in aree protette e l’estrazione illegale. Il ddl è stato redatto dal Ministero della Giustizia e della Pubblica sicurezza e dal Ministero dell’Ambiente e dei cambiamenti climatici.

Al momento, la legge in Brasile prevede pene da due a quattro anni di reclusione per i responsabili di incendi in aree forestali. Con la nuova proposta di legge, le pene sarebbero estese da tre a sei anni, con aggravanti previste nei casi in cui gli incendi provochino morti o danni alle aree protette. Delineare un quadro normativo più preciso e un inasprimento delle sanzioni penali sarebbe essenziale per punire i crimini ambientali, come ha spiegato anche Andrei Rodrigues, direttore della Polizia federale brasiliana.

Nel 2024, il Brasile ha affrontato una lunga ondata di incendi, molti dei quali dolosi, e la nuova legge, secondo la ministra dell’Ambiente, Marina Silva, permetterebbe di evitare che quei crimini di matrice ambientale restino impuniti. Da gennaio a settembre, gli incendi in Brasile hanno divorato oltre 22 milioni di ettari di foreste, il 150% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. E particolarmente colpite risultano le aree dell’Amazzonia e del Pantanal, regioni fondamentali per la biodiversità e la regolazione del clima. Se alcuni roghi si sono originati a causa delle condizioni climatiche e meteorologiche particolarmente secche, la maggior parte degli incendi più devastanti risultano essere di matrice dolosa, spesso con lo scopo di liberare terreni per il pascolo.

D’ora in poi non giocheremo più con i crimini ambientali, le persone dovranno essere punite severamente“, ha annunciato Luiz Inacio Lula da Silva dopo aver firmato la legge trasmessa al Parlamento. Tra i crimini ambientali che potrebbero essere puniti più severamente, anche il traffico di animali selvatici, la contaminazione di risorse naturali o il danneggiamento della fauna acquatica. Ora spetterà però alla Camera dei Deputati e al Senato del Brasile approvare la legge presentata dal governo.