In Brasile è entrata in vigore una nuova legge che vieta l’utilizzo degli smartphone a scuola per tutti gli studenti, a meno che non siano autorizzati dagli insegnanti
Il Brasile si aggiunge alla sempre più lunga lista dei Paesi che hanno deciso di limitare l’utilizzo dello smartphone a scuola. A febbraio è entrata in vigore una legge, firmata dal presidente Luiz Inácio Lula da Silva, per le scuole elementari e secondarie, sia pubbliche sia private.
La nuova legge approvata in Brasile
Secondo la legge non si potranno usare dispostivi tecnologici, come smartphone e tablet, durante la giornata scolastica, con alcune eccezioni. Per esempio i dispositivi potranno essere utilizzati sotto la supervisione di un insegnante, oppure in caso di studenti disabili che necessitano di questo tipo di strumento e poi ancora durante le lezioni che richiedono l’utilizzo di dispositivi per scopi didattici. Le singole scuole possono poi stabilire le proprie linee guida, ad esempio se gli studenti devono necessariamente consegnare gli smartphone all’ingresso o se possono tenerli nello zaino o negli armadietti.
Una legge per unificare il sistema
Già prima dell’approvazione di questa legge, alcuni stati del Brasile, tra cui Rio de Janeiro, Maranhao e Goias, avevano già applicato delle restrizioni, anche se poi si faceva fatica a farle rispettare, proprio a causa della mancanza di una regola unica. Nel 2023, circa due terzi delle scuole brasiliane avevano adottato alcune limitazioni, con il 28% che vietava completamente gli smartphone, secondo un sondaggio condotto lo scorso anno dal Brazilian Internet Steering Committee.
Tutelare la salute fisica, psicologia e mentale
L’obiettivo di questa legge sugli smartphone, ha spiegato il Ministero dell’Istruzione del Brasile, è quello di tutelare la salute fisica, psicologica e mentale dei bambini e degli adolescenti, che trascorrono sempre più tempo davanti agli schermi, con conseguenze pericolose per una crescita sana. Tra i problemi riscontrati da alcuni insegnanti ci sono la difficoltà a mantenere la concentrazione, l’isolamento sociale e la difficoltà a interagire con i compagni di scuola e gli amici.
I dati sull’utilizzo degli smartphone in Brasile
Sembra proprio che il Brasile abbia un problema con gli smartphone: uno studio della Fundacao Getulio Vargas, un famoso think tank e un’università, ha rivelato che il paese sudamericano possiede più smartphone che persone. La stima è di 258 milioni di dispositivi per una popolazione di 203 milioni di brasiliani. I ricercatori hanno affermato che i brasiliani trascorrono circa 9 ore e 13 minuti al giorno sugli schermi, che è tra i tassi di utilizzo più alti registrati al mondo.
Divieti non solo il Brasile
Il Brasile è solo l’ultimo di una lista di Paesi che hanno deciso di vietare o limitare l’utilizzo dello smartphone a scuola. In Europa tra i paesi che sono intervenuti c’è la Svezia, che ha deciso di abbandonare i tablet nelle scuole per un ritorno alla carta e alla penna. Poi la Francia che sta mettendo in atto una serie di restrizioni volute dal presidente Macron, che ha incaricato un gruppo di esperti per studiare le conseguenze dell’esposizione dei bambini agli schermi. Infine anche l’Italia si inserisce nei paesi europei, con la circolare del Ministro Valditara che vieta l’utilizzo di smartphone a scuola fino alla terza media, anche per scopi didattici.
Oltre l’Europa: Cina e Stati Uniti
Fuori dall’Europa sono sempre di più i paesi che intervengono sul tema della limitazione degli smartphone. Per esempio la Cina ha introdotto un divieto di questi dispositivi nelle scuole primarie e secondarie. Gli alunni cinesi non possono portare dispositivi mobili in classe, senza il permesso di un insegnante. Infine negli Stati Uniti non esiste ancora una legge federale, ma i singoli Stati si sono attivati, come lo stato di New York, la California e il Texas.