Il bilancio su animali e ambiente dell’esplosione dei fuochi d’artificio nella notte di Capodanno è preoccupante: Pm10 alle stelle e migliaia di animali morti

Il Capodanno 2022 è stato all’insegna dei fuochi d’artificio nonostante i divieti in diverse città italiane e gli avvertimenti preventivi sui rischi per l’ambiente e per gli animali.

E dunque, a pochi giorni dalla fine dei festeggiamenti, non resta che fare un bilancio delle conseguenze.

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Botti di Capodanno, PM10 alle stelle

L’esplosione simultanea in tutte le città e i paesi italiani di tonnellate di fuochi d’artificio nella notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio ha provocato l’immissione nell’atmosfera di una quantità enorme di PM10, le cosiddette polveri sottili tanto dannose per l’organismo.

 

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L’Arpac, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della regione Campania, ha provato ha fare i calcoli. A Napoli e negli altri centri assai popolosi della regione, nelle ore successive alla mezzanotte del 1 gennaio si è raggiunto un livello di PM10 nell’atmosfera pari a circa 1000 microgrammi per metro cubo. Per capire la pericolosità di questo dato basta pensare che il limite massimo considerato accettabile per la salute umana è di 50 microgrammi per metro cubo.  

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Botti di Capodanno, una mattanza per cani, gatti e uccelli

Al di là delle conseguenze sull’ambiente, i botti sparati la notte di Capodanno 2022 sono stati devastanti per centinaia di animali domestici e non che, sconvolti da rumori forti e improvvisi e accecati dalla luce dei fuochi d’artificio, sono scappati o sono morti assumendo comportamenti a rischio, come successo al cane simbolo del centro storico di Crotone nelle ore precedenti la mezzanotte del 31 dicembre.

L’Aidaea, Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha parlato di circa 400 tra cani e gatti morti e centinaia quelli scappati di cui non si conosce la sorte. Numeri che però sono stati messi in discussione dai giornalisti di Kodami perché non verificabili in alcun modo.

Sebbene non sia possibile conoscere il numero preciso di animali domestici e selvatici morti nella notte di San Silvestro o comunque per ragioni riconducibili ai botti, è possibile fare una stima attendibile.

A farla è il WWF che in un report del 2019 scrisse che “ogni anno in Italia almeno 5.000 animali muoiano a causa dei botti di fine anno. Di questi circa l’80% sono animali selvatici, soprattutto uccelli, anche rapaci, che spaventati perdono il senso dell’orientamento e fuggono istintivamente rischiando di colpire un ostacolo a causa della scarsa visibilità”. 

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