Inquinanti e pericolosi per le persone come per gli animali, i botti vengono vietati con ordinanze comunali che però non vengono quasi mai fatte rispettare. Una campagna ricorda però la tragedia di Samuel, Sara e Aurora: tre giovanissime vite spezzate nel primo giorno di lavoro (in nero e sottopagato).
Siamo arrivati a Capodanno e, come sempre, torna il tema dei botti, legali come illegali. Le campagne di sensibilizzazione sembrano fare effetto, come dimostra la sempre maggiore contrarietà tra la popolazione italiana, ma tutto questo non basta. E c’è chi, come Europa Verde, ha deciso di sensibilizzare l’opinione pubblica con una campagna che molti definirebbero choc, ma che di fatto affronta il fenomeno da varie angolazioni.
L’inutilità dei botti di Capodanno
Inquinanti, pericolosi e rumorosi, i botti di Capodanno, illegali o legali che siano, sono inutilmente dannosi per gli animali, domestici e selvatici. Ogni anno, tutte le associazioni animaliste si battono per far mettere al bando i botti e i fuochi d’artificio, che possono causare enormi danni agli animali e anche all’ambiente. La mobilitazione generale fa sì che sempre più Comuni emettano ordinanze per vietare l’esplosione dei botti sul territorio, ma in genere queste ordinanze arrivano troppo tardi, proprio a ridosso di Capodanno, e non vengono rispettate a causa dei pochissimi controlli da parte delle autorità preposte. Una situazione ormai sotto gli occhi di tutti, per cui non è affatto semplice trovare una soluzione.
Come proteggere gli animali
Anche per questo, varie associazioni animaliste, come l’Oipa, ogni anno pubblicano consigli e regole per i cittadini che vogliono proteggere i loro animali domestici dallo stress causato dai botti di Capodanno. Uno stress che per gli animali domestici, ma anche per la fauna selvatica, può rivelarsi fatale. Bastano dei semplici accorgimenti per proteggere gli animali (e che potete leggere qui).
Europa Verde ricorda le vittime di Ercolano
La campagna di Europa Verde per questo Capodanno si differenzia notevolmente dalle altre. Alcuni potrebbero trovarla esagerata, ma in questo caso l’accento non viene posto sull’impatto dei botti di Capodanno sull’ambiente e sugli animali. Per sensibilizzare la popolazione su un fenomeno ancora troppo diffuso come la produzione e il commercio di botti e fuochi d’artificio illegali e pericolosi, si è scelto di ricordare Samuel e le gemelle Sara e Aurora, le tre giovanissime vittime di una tragica esplosione avvenuta poco più di un mese fa, il 18 novembre scorso, ad Ercolano, in un laboratorio abusivo adibito alla produzione di materiale pirotecnico.
Una tragedia, quella di Ercolano, che dietro il fenomeno dei botti illegali celava altri problemi di carattere sociale. In primis, il lavoro povero e in nero, inevitabilmente legato allo sfruttamento: quei tre ragazzi, tutti giovanissimi, erano stati assunti senza contratti né tutele, per pochi euro all’ora, ed erano morti nel loro primo giorno di lavoro, a causa dell’assenza di qualsiasi standard minimo di sicurezza.
Borrelli: “Chi acquista è complice”
A pubblicizzare la campagna di Europa Verde è Francesco Emilio Borrelli, deputato campano che da sempre mette a rischio la propria incolumità per difendere la legalità sul proprio territorio. Lo stesso Borrelli ha rivelato anche che, nelle scorse ore, i carabinieri hanno fermato e denunciato un 15enne che stava maneggiando un petardo realizzato proprio dalla ditta per cui lavoravano i tre ragazzi morti a Ercolano: “Una vera e propria bomba, con ben 50 grammi di polvere da sparo, che gli avrebbe potuto far saltare in aria una mano“.
Il deputato di Europa Verde ha anche denunciato l’esistenza di diversi gruppi, presenti sui social network, per la compravendita di botti e fuochi d’artificio illegali, con domande e offerte da tutta Italia.
“I fuochi d’artificio illegali sono una moda folle e insensata che causa sempre nuove tragedie. Noi di Europa Verde diciamo basta, soprattutto in segno di rispetto per Samuel, Sara e Aurora. Produrre, vendere ed esplodere fuochi illegali significa essere complici. Chi sparerà questo Capodanno, con il suo gesto, ucciderà nuovamente quei tre ragazzi. Un segno di disprezzo nei confronti di ogni vittima di queste fabbriche della morte” – ha spiegato Francesco Emilio Borrelli – “Sparare i botti significa anche avere disprezzo per gli animali, che ogni fine anno soffrono tantissimo per le continue esplosioni e qualcuno, purtroppo, perde anche la vita. È una barbarie ingiustificabile che deve finire. L’appello è a tutte le persone di buon senso affinchè non sostengano questa redditizia economia illegale, che miete vittime ogni Capodanno, e alle forze dell’ordine affinchè ci sia massima vigilanza sul fenomeno in crescita continua delle bancarelle virtuali molto attive sui social network per la compravendita di fuochi illegali con richieste che giungono da ogni parte d’Italia. Un fenomeno criminale da stroncare sul nascere“.