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Bonifiche, Gen. Giuseppe Vadalà: “Restituiti alla comunità 5 siti bonificati”. Ecco quali sono

Bonifiche, Gen. Giuseppe Vadalà:

“5 siti bonificati restituiti alla comunità ed entro dicembre ne verranno consegnati altri 5”. Lo ha dichiarato il Gen. Giuseppe Vadalà. Ecco dove si trovano le aree risanate.

Il Commissario Unico, Gen. B. CC Giuseppe Vadalà, in collaborazione con la “Struttura di missione per le procedure d’infrazione alla normativa UE” della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero della Transizione Ecologica, ha presentato alla Direzione Generale ENVI cinque dossier per certificare l’iter delle operazioni amministrative ed esecutive realizzate per adeguare alla normativa vigente altrettanti siti dislocati in quattro Regioni.

Per la Regione Calabria, i siti di Sangineto (CS) e di Longobardi (CS); per la Regione Puglia, i siti di Sannicandro (BA) e di San Pietro Vernotico; per la Regione Campania il sito di San Lupo (BN).

Una serie di relazioni integrative di chiarimento sono state inviate, invece, per i siti di Paternò (Regione Sicilia, CT) e di Santeramo in Colle (Regione Puglia, BA), dopo la richiesta dei servizi tecnici della DG ENVI della UE.

Quali sono i requisiti della Commissione UE per certificare la messa a norma delle discariche?

Sono almeno tre i requisiti della Commissione UE per certificare la messa a norma delle discariche interessate dalla sentenza. Oltre ad assicurare l’assenza di rifiuti, si devono catalogare e identificare quelli pericolosi ed è necessario attuare le misure per assicurare che i rifiuti presenti non mettano in pericolo l’ambiente e la salute dell’uomo.

In pochi anni il nostro intervento di messa in sicurezza e bonifica ha già prodotto un grande risultato. Su 81 siti a noi affidati, 65 sono stati bonificati e restituiti alla comunità. Abbiamo consegnato in perfetta tempistica, 5 siti in infrazione europea. Il nostro impegno e la nostra missione sarà quella di chiudere tali contenziosi, il prima possibile. A dicembre, infatti, verranno consegnati altri 5 siti. Il nostro obiettivo è che ciascun sito in infrazione deve essere posto nelle condizioni di non inquinare più e, ove tecnicamente possibile, restituito e rifunzionalizzato per lo sviluppo delle comunità locali“, ha dichiarato il Commissario Unico, generale Giuseppe Vadalà.

Che poi ha concluso: “Si resta ora in attesa dell’esame a cui i dossier saranno sottoposti dagli organismi tecnici della DG-ENVI della Commissione UE di Bruxelles. Gli esiti saranno comunicati entro tre mesi e se favorevoli, consentiranno all’Italia di risparmiare sulla sanzione annuale ulteriori € 2.000.000“.