In fiamme il tetto di un capannone dell’azienda leader mondiale di colonnine di ricarica per auto elettriche. I cittadini invitati a tenere chiuse le finestre e a non usare i condizionatori.
Paura a Bolzano, dove questa mattina un enorme incendio è divampato nello stabilimento di Alpitronic, azienda leader mondiale delle colonnine di ricarica per auto elettriche. L’allarme è scattato poco dopo le 9, quando un’enorme nube nera si è alzata sopra il capoluogo altoatesino, costringendo le autorità ad evacuare una scuola nelle vicinanze e a chiudere lo spazio aereo, anche per consentire soccorsi più efficaci e tempestivi.
Il Comune di Bolzano e la Protezione civile hanno subito invitato i cittadini a tenere chiuse le finestre e a non utilizzare i condizionatori, mentre diverse squadre dei vigili del fuoco cercavano di domare le fiamme attingendo l’acqua anche dal fiume Isarco. L’incendio, partito dal tetto di un capannone vuoto su cui si stavano svolgendo dei lavori di ristrutturazione, è stato domato nel corso della mattinata da parte dei vigili del fuoco, e fortunatamente non ci sono state persone coinvolte. Nonostante la pericolosa presenza di bombole del gas sul tetto, i vigili del fuoco sono riusciti ad evitare conseguenze ancora peggiori. Si teme però l’impatto ambientale, con l’Agenzia provinciale per l’ambiente e la protezione del clima che ha subito avviato un campionamento della qualità dell’aria.
Le prime rassicurazioni in merito all’impatto ambientale dell’incendio sono arrivate da Arno Kompatscher, presidente della Provincia di Bolzano, che ha spiegato che le fiamme non hanno interessato sostanze pericolose. A seguire a distanza gli eventi che hanno scosso la città, anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, mentre il MaSe ha invitato i residenti a seguire tutte le indicazioni delle autorità. Si attendono comunque i primi dettagli sulle rilevazioni della qualità dell’aria, nella speranza che possa essere scongiurato il pericolo per l’ambiente e per la salute dei cittadini. Nelle vicinanze dell’incendio, infatti, persistono cattivi odori e il fumo ha provocato la formazione di cenere e fuliggine. I primi campioni sono stati raccolti e inviati ai laboratori, ma per accertare l’eventuale presenza di diossine e la quantità di composti organici volatili nell’aria sarà necessario attendere qualche giorno.