Il documentario Chemical Bros denuncia la possibile presenza di fluoruri nell’acqua utilizzata per la produzione della birra Ichnusa: su sei test effettuati, cinque hanno rilevato valori superiori ai limiti di legge. Ma l’azienda si difende: “valori 8 volte inferiori ai limiti”.
La birra Ichnusa è stata accusa dal documentario Chemical Bros di utilizzare acqua con valori di fluoruri al di sopra dei limiti di legge.
Il documentario è firmato dal regista Massimiliano Mazzotta, che da anni lotta e documenta l’inquinamento in Sardegna.
“Abbiamo preso alcune lattine e bottiglie di birra Ichnusa – ha dichiarato il regista – di una stessa partita da un supermercato e le abbiamo fatte analizzare da diversi laboratori. Volevamo capire la percentuale di fluoruri presenti, il cui limite di legge è di 1,5 mg/l. Nel primo laboratorio la concentrazione nella birra è stata di 4,8 mg/l; nel secondo, 3,5; nel terzo 27,7. A nessuno dei tre avevamo rivelato la marca di birra. Poi, per ulteriore verifica, abbiamo mandato una lattina al laboratorio dell’Università di Cagliari (che ha rilevato una quantità di di 0,45 mg/l, molto sotto soglia) e una gemella al Samer di Bari, l’unico in Italia certificato per le analisi sui floururi. Risultato? 16,1 mg/l, più di dieci volte il limite fissato per l’acqua potabile”.
Oggi, il #FattoQuotidiano titola:
“Birra #Ichnusa, rischio fluoruri nell’acqua”L’ho trovato un titolo curioso, perché è normale che ci siano fluoruri nell’acqua, quindi mi sono chiesto se intendessero sottolineare un problema di elevate concentrazioni e mi sono incuriosito. pic.twitter.com/Yt66GqrvRu
— cromo (@gicrisf) July 12, 2022
Sotto accusa il lago di Assemini, dove lo stabilimento della birra Ichnusa si rifornisce di acqua per la sua produzione. Secondo Mazzotta le acque del lago sono da anni inquinate dagli impianti della Fluorsid di Assemini, la più grande azienda produttrice di fluoroderivati inorganici al mondo.
Un terremoto politico e sociale sta attraversando la Sardegna dopo l’inchiesta del Fatto che ha svelato le analisi quantomeno “contraddittorie” sui livelli di fluoruri contenuti nella birra Ichnusa e i dubbi circa le bonifiche effettuate dalla società F… https://t.co/BolVH7V61Q
— Il Fatto Quotidiano (@fattoquotidiano) July 13, 2022
Cosa sono i fluoruri
Si tratta di una sostanza potenzialmente pericolosa. Se ingerito in massicce quantità, il fluoro e i suoi derivati arrivano a causare patologie come la fluorosi, che colpisce principalmente denti e ossa. Negli adulti, dopo una prolungata ed eccessiva assunzione di fluoruro, si possono sviluppare alterazioni delle ossa, tra cui l’osteosclerosi, l’esostosi della colonna ed il ginocchio valgo.
La smentita dell’azienda
Secca la smentita dell’azienda: “Le analisi che conduciamo regolarmente nel Birrificio e quelle realizzate da soggetti terzi non rilevano quantitativi di contaminanti pericolosi per la salute”, dichiara Matteo Borocci, direttore del birrificio Ichnusa di Assemini (CA) nel commentare le analisi sui livelli di fluoruro in alcuni campioni di birra Ichnusa pubblicate dai media.
“Il birrificio effettua regolarmente le sue analisi presso laboratori certificati, che dimostrano che le birre prodotte ad Assemini sono sicure e in regola, sia per gli altissimi standard qualitativi e di sicurezza di Ichnusa, sia per i limiti di legge fissati dalla normativa di riferimento.”
“Nel corso degli ultimi 5 anni, il birrificio Ichnusa ha effettuato regolarmente oltre 50 analisi delle acque utilizzate per la produzione della birra, esaminando tutti i parametri, inclusi i fluoruri. Le tracce (termine già di per sé eloquente) di fluoruri rilevate sono sempre state minime: in media 8 volte inferiori ai limiti di sicurezza per le acque identificati dalla normativa di riferimento (D.Lgs. Governo 2 febbraio 2001, n. 31) e 5 volte inferiori ai valori medi di fluoro nelle acque italiane stimati dall’Istituto Superiore di Sanità.”
“I dati in possesso di Ichnusa”, conclude il comunicato. “non indicano quindi ragioni di allarme. Il birrificio continuerà a monitorare con attenzione ogni situazione che possa mettere a rischio la salute dei consumatori e la sicurezza delle sue persone.”