#Basta Amianto. Consegnate al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, le oltre 55 mila firme della petizione #BastaAmianto con cui migliaia di persone hanno chiesto di ripristinare quello strumento che finora si è dimostrato il più efficace per consentire la bonifica di tetti e coperture in amianto: ovvero, legare un extra-incentivo per la bonifica della copertura agli incentivi dedicati a chi produce energia pulita attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici.
Primi firmatari della petizione, lanciata su Change.org da Annalisa Corrado, personalita’ di spicco dell’ambientalismo e della politica italiana, sono Rossella Muroni (LeU), Stefano Ciafani (presidente Legambiente, Giuseppe Civati, Francesco Ferrante, Gianni Silvestrini, Giovanni Battista Zorzoli.
Incentivi per chi sostituisce i tetti di amianto con pannelli solari – spiega il senatore M5S, Gianni Girotto, saranno inseriti a settembre nel nuovo decreto sulle fonti di energie rinnovabili (Fer).
E, sempre a settembre – ha annunciato il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa – sarà istituita presso il dicastero, “una cabina di regia per un monitoraggio ed una mappatura completa, con una strumentazione all’avanguardia”, dello smantellamento e messa a deposito dell’amianto dai tetti degli edifici che – sottolinea Costa – sarà “costante e fatto step by step”.
A 26 anni dalla sua messa al bando infatti, le stime relative alla presenza dell’amianto e le conseguenze dell’esposizione lasciano senza parole:
- oscillano tra i 32 ed i 40 milioni le tonnellate di manufatti contenenti amianto,
- sono 75. 000 gli ettari in cui c’è una accertata contaminazione,
- si stimano tra 1 e 2,5 miliardi di metri quadri di coperturein amianto su capannoni, strutture, edifici pubblici e privati,
- sono migliaia gli edifici pubblici che ancora “ospitano” elementi edilizi in amianto,
- si contano tra 3.000 e 6.000 morti ogni anno, per malattie causate dall’esposizione
Numeri allarmanti arrivano in questi giorni da Taranto.
I dati epidemiologici diffusi dall’ONA ONLUS, mostrano un sempre più crescente numero di patologie asbesto correlate tra i dipendenti Ilva di Taranto, tanto da portare l’ONA ha chiedere al Governo un intervento urgente e di bonificare il sito.
Si tratta di 472 casi di mesotelioma registrati nella sola città di Taranto dal 1993 al 2015.
Il 400% in più di casi di cancro tra i lavoratori impiegati nelle fonderie ILVA e il 50% di casi di cancro in più anche tra gli impiegati dello stabilimento, che sono stati esposti solo in modo indiretto.
L’Osservatorio Nazionale Amianto ha censito, tra i soli cittadini che si sono rivolti all’associazione:
360 casi di cancro polmonare e mesotelioma
85 tumori della vescica
316 broncopatie
201 asbestosi
Un’importante vittoria nella lotta all’amianto è quella Regione Lombardia.
Approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale, un emendamento all’assestamento di bilancio presentato da Massimo De Rosa del M5S che impegna l’Amministrazione regionale a stanziare 400 mila euro per mappare la presenza di amianto in tutta la Regione.
“Una vittoria storica per la salute e la qualità della vita dei cittadini lombardi”, è il commento di De Rosa, secondo cui la mappatura è “il primo passo per una futura bonifica. Lo studio – spiega ancora – dovrà infatti anche pianificare costi e logistica per una fase successiva di bonifica e stoccaggio”.
“Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha posto la soluzione del problema amianto come uno dei punti prioritari dell’azione del ministero – ha aggiunto De Rosa – lo stanziamento dei fondi richiesti ci permetterà quindi di lavorare in sinergia con il ministero stesso. In questo modo la nostra Regione diventerebbe modello nazionale nella lotta contro l’amianto”.