Barilla lancia la campagna Secondhand Box: riutilizzare le scatole di pasta per spedire gli indumenti che non usiamo più. Come? Lo spiega Marie Kondo, partner dell’iniziativa.
Cosa c’entra una scatola di pasta Barilla con una vendita di abiti second hand? A spiegare l’abbinamento ci pensa la regina del riordino Marie Kondo, protagonista della campagna SecondHand Box lanciata da Barilla in occasione della Giornata mondiale del riciclo.
La scrittrice giapponese guru dell’economia domestica nella partnership con il marchio di pasta italiano spiega come riutilizzare le scatole di cartone per inviare prodotti che hai amato ma che non utilizzi più. Barilla si inserisce nel concetto di riciclo offrendo un’idea di riutilizzo delle sue box, che possiamo sfruttare per spedizioni intelligenti.
Anche la sottile confezione degli spaghetti si può riutilizzare. Ad esempio per spedire piccoli indumenti, come i calzini che Marie Kondo piega sapientemente riducendoli in un minuscolo rettagolino che fa il paio con la box di “Spaghetti n.5”. Poi si applica l’etichetta e il pacco è pronto per essere inviato.
Seguendo i tutorial dell’esperta creatrice del metodo KonMari, si possono usare i pacchi di pasta di tutti i formati, anche per spedire capi più voluminosi come maglie a maniche lunghe e pantaloni. L’idea è perfetta per fare un bel decluttering dell’armadio e dare nuova vita ad oggetti che possiamo vendere anziché gettare via.
Con la campagna Secondhand Box, Barilla si mostra attenta alla sostenibilità ambientale e al riciclo. Di certo un’iniziativa riuscita meglio della scorsa campagna sulla farina di insetti che ha travolto la Fondazione Barilla in un vortice di polemiche.
Inutile dire che il suggerimento per le spedizioni eco-friendly del brand si può replicare anche con scatole della pasta di altri marchi. L’importante è riciclare.