Il Comitato per il Controllo Ambientale (EAC) ha scritto al governatore della Bank of England esortandolo a garantire che tutte le aziende beneficiarie dei finanziamenti provenienti dalla banca stessa debbano rendere pubbliche le loro attività legate al sostegno della questione climatica.
La critica arriva direttamente dai membri del parlamento: la Bank of England ha erogato finanziamenti a favore di società legate ad un’eccessiva produzione di inquinanti, senza stabilire vincoli per la salvaguardia dell’ambiente.
We wrote to the @bankofengland urging it to show continued leadership on #climatechange by aligning its Covid stimulus with the #ParisAgreement.
✉ The letter is below and there’s more info at https://t.co/RdlmV8O7zF | #sustainability #environment #buildbackbetter pic.twitter.com/wFvG86uphH
— Environmental Audit Committee (@CommonsEAC) January 25, 2021
L’istituto finanziario inglese ha fatto sapere che risponderà a queste accuse tempo debito. I finanziamenti riguardano degli aiuti per l’emergenza COVID–19 e obbligazioni societarie a lungo termine. Secondo i dati dell’EAC, sono circa 230 le imprese che ne hanno usufruito e la gran parte di queste contribuiscono alla crisi climatica con emissioni da capogiro (alcuni esempi sono la British Airways, la Rolls Royce e la Nissan).
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La lobby europea Positive Money chiede alla banca di ritirare i finanziamenti alle imprese che producono livelli di inquinamento così alti dato che a partire da giugno dello scorso anno più della metà dei fondi sono stati destinati ad imprese che sfruttano i combustibili fossili.
“The EAC’s intervention comes as the Bank is considering how to implement a change in mandate that will enable it to “green” its policies. The chancellor is expected to dictate changes in his March Budget.”@rharrabin for @BBCNews https://t.co/dAnI83D7zE
— Positive Money (@PositiveMoneyUK) January 25, 2021
In vista del prossimo vertice delle Nazioni Unite che si terrà a Glasgow nel mese di novembre, il governo britannico sta facendo pressione alla banca in modo che gli investimenti siano in linea con gli obiettivi climatici.
Philip Dunne, presidente dell’EAC ha detto: “Chiediamo alla Banca di dare prova della sua leadership sul piano dei cambiamenti climatici, perché ha l’obbligo morale di allineare le sue attività con gli obiettivi dell’accordo di Parigi chiedendo alle società, che usufruiscono di milioni di sterline dei contribuenti, di rendere pubbliche le loro attività a sostegno dell’ambiente”.
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Ma la Bank of England ha replicato “abbiamo un programma ambizioso riguardo i cambiamenti climatici, dalle assicurazioni britanniche contro i rischi finanziari legati al clima fino ai lavori internazionali per rendere il sistema bancario più green”.
Di Francesco De Simoni