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Bangkok, incendio in una fabbrica di plastica. Colonne di fumo tossico e cancerogeno

Una forte esplosione e poi le fiamme hanno iniziato a bruciare l’impianto chimico della Ming Dih Chemical, una fabbrica di plastica vicino a Bangkok, in Thailandia.

L’esplosione è stata avvertita fino a 9km di distanza e nel vicino aeroporto internazione Suvarnabhumi di Bangkok, ma non sono stati cancellati i voli.

In poche ore, le fiamme hanno devastato l’intera struttura, generando una colonna di fumo alta centinaia di metri.

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Altre 10 fabbriche che sorgono nel raggio di 500 metri sono state danneggiate e gli edifici che hanno subito ingenti danni a causa sono almeno 300.

Durante le operazioni di soccorso un Vigile del Fuoco ha perso la vita e altre 29 persone sono rimaste ferite.

Le Autorità hanno ordinato un’evacuazione urgente di 500 persone, residenti nei pressi della fabbrica in fiamme, per il timore che ci possa essere un’altra esplosione.

La fabbrica, che si occupava della produzione di schiuma e pellet di plastica, normalmente impiegava circa 100 persone, ma al momento dell’esplosione erano presenti solo  9 o 10 lavoratori.

Ancora sconosciuta la causa dell’esplosione e del successivo incendio.

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La fabbrica comprende 6 magazzini dove erano stoccate 50 tonnellate di prodotti chimici, 20 delle quali, secondo le prime stime, sono andate distrutte.

La stampa thailandese riferisce che all’interno della fabbrica ci sono ancora tre serbatoi di sostanze chimiche che potrebbero generare una nuova esplosione.

Nonostante l’incendio principale è stato domato, dai rapporti dei Vigili del Fuoco, emerge che ci sono ancora incendi isolati all’interno del complesso.

Le Autorità thailandesi hanno inoltre avvertito che il fumo che sale dalle macerie della Ming Dih Chemical  è tossico e cancerogeno e per questo ha chiesto a tutti i cittadini che vivono nei dintorni di indossare mascherine protettive.