Sulle spiagge più belle di Bali sono state raccolte circa 90 tonnellate di plastica. Ma si tratta di “una quantità enorme di plastica che peggiora ogni anno”. Ecco cosa sta succedendo.
Le paradisiache spiagge di Bali ancora una volta sono sommerse dai rifiuti. Si apre così il 2021, un anno che dovrebbe segnare una svolta nella lotta all’inquinamento, soprattutto quello legato alla plastica che non accenna a diminuire. Secondo gli esperti sta diventando un evento annuale grazie al clima monsonico, alla cattiva gestione dei rifiuti e alla crisi globale dell’inquinamento marino. Sono state rimosse circa 90 tonnellate di plastica dalle spiagge di Kuta, Legian e Seminyak.
Wayan Puja, dell’agenzia per l’ambiente e i servizi igienico-sanitari della zona di Badung, ha dichiarato: “Abbiamo lavorato molto duramente per ripulire le spiagge, tuttavia la spazzatura continua ad arrivare. Ogni giorno impieghiamo il nostro personale, camion e caricatori “.
Il governo indonesiano ha lanciato una strategia nazionale nell’aprile 2020 per combattere la “crisi incombente” dei rifiuti di plastica che stava colpendo l’ambiente marino e l’economia del paese. La dott.ssa Denise Hardesty, una ricercatrice presso l’agenzia scientifica australiana CSIRO ed esperta di inquinamento globale da plastica, ha affermato che attualmente viene raccolta una “quantità enorme” di plastica dalle spiagge e che peggiora ogni anno.
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⚡️ #Planeta Este año nuevo trajo a las playas de Bali un recordatorio de lo mucho que hemos contaminado el planeta: una ola de desechos de plástico cubrió la arena.
Vía @PlayGrounderpic.twitter.com/zRyS2sCHOH— Tendencias Colombia 🔥 (@TendenciaCol) January 7, 2021
Para que os hagáis una idea la playa de Kuta en Bali es como Salou o cualquier playa masificada del levante español. El plástico marino ya no solo afecta a playas remotas y vacías. Quizás ahora alguien tome cartas en el asunto. https://t.co/8q8TzhyDFs
— Eneko Arrondo (@BIOEAF) January 4, 2021
em apenas três praias [Kuta, Legian, Seminyak, cerca de 6km de costa] #BALI removeu SESSENTA TONELADAS de #LIXO PLÁSTICO ontem: https://t.co/8Ob3iMlNzg. isso numa região onde #TURISMO é 80% da economia. como pode? no mundo, a INDONÉSIA responde por 15% do plástico jogado ao mar. pic.twitter.com/TwiGDKRI0g
— silvio meira (@srlm) January 4, 2021
“Non è nuovo e non è sorprendente e succede ogni anno, ed è cresciuto nell’ultimo decennio“, ha detto la dott.ssa Denise Hardesty, una degli esperti che lavorano con il governo indonesiano sul suo piano d’azione.
Le spiagge di Bali nel sud-ovest tendevano a raccogliere rifiuti quando le piogge monsoniche e i venti soffiano ogni anno da ovest a est ma la crescente quantità di plastica rimossa è in linea con l’aumento globale della produzione di plastica. Le spiagge di tutto il mondo stanno assistendo a un aumento dei rifiuti, “ma nei paesi monsonici troviamo un effetto stagionale molto più forte“.
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Hardesty ha affermato che i gruppi e gli individui della comunità stanno diventando più attivi nel tentativo di ridurre l’uso della plastica e che è stata utilizzata una serie di approcci per affrontare il problema. CSIRO sperava anche di implementare un nuovo metodo in Indonesia che utilizzasse telecamere remote e intelligenza artificiale per tracciare i rifiuti e identificare i punti caldi. Il dottor Gede Hendrawan, capo del centro per il telerilevamento e le scienze oceaniche presso l’Università Udayana di Bali, ha affermato che uno dei problemi principali sono gli inefficaci sistemi di trattamento dei rifiuti in Indonesia: “Il problema più grande è che in realtà il trattamento dei rifiuti non è stato efficace in Indonesia. Bali ha appena iniziato a riorganizzarlo”.
Il governatore di Bali, Wayan Koster, ha sollecitato un’azione seria per ripulire le spiagge, enorme richiamo turistico, anche se l’economia di Bali è stata duramente colpita dalla pandemia che ha decimato la sua industria del turismo con solo arrivi interni.