Balene. Gli ambientalisti a fine 2018 avevano lanciato l’allarme sulla prigione di balene di Nakhodka, nella Russia orientale vicino a Vladivostok. E’ stata una petizione di change.org firmata anche da star come Leonardo di Caprio a liberarle.
“Per favore, firma la petizione qui sotto e, insieme a me, fai sentire la tua voce contro la cattura disumana di orche e balene beluga in Russia». A lanciare l’appello con un tweet è il premio Oscar Leonardo DiCaprio.
Please sign this petition and join me in speaking out against the inhumane capture of orcas and belugas in Russia. https://t.co/OED9zJ9fnz
— Leonardo DiCaprio (@LeoDiCaprio) February 26, 2019
Una petizione di change.org per fare luce sui cetacei rinchiusi in uno spazio marino ristretto nell’isola di Nakhodka, vicino a Vladivostok, ha svelato i traffici per vendere gli animali al mercato cinese
Oltre 100 balene – orche e beluga – sono chiuse all’interno di stretti recinti della costa orientale russa nella città di Nakhoda a circa 200 chilometri da Vladivostok. E’ il più grande numero di animali marini mai detenuto all’interno di gabbie temporanee. Alcune di queste balene sono rinchiuse lì da Luglio.
Gli esperti fanno notare che questi mammiferi marini vengono venduti agli acquari in Cina nonostante il fatto che possano essere catturate unicamente a scopo scientifico. In Cina infatti è possibile guadagnare migliaia di milioni di dollari grazie alla cattura di questi animali.
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Per liberare le orche e i beluga alla fine si è mosso il presidente Putin, ma a portare l’attenzione internazionale sulla prigione di balene di Nakhodka, nella Russia orientale vicino a Vladivostok, è stata proprio la petizione firmata anche da star come Leonardo di Caprio.
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Dopo mesi di denunce e la raccolta di oltre 900mila firme, si sono mosse le autorità russe che hanno fatto sapere di aver denunciato i responsabili delle compagnie per aver violato le regole della pesca e che lo stesso presidente Putin la settimana scorsa si è presentato negli uffici dell’Fsb, il servizio di sicurezza federale, per assicurarsi che la “prigione delle balene” venisse smantellata al più presto.
La Russia è uno dei Paesi nei quali la caccia alle balene è consentita per scopi scientifici, una regola che però consente spesso uccisioni e catture illegali. L’agenzia di stampa russa Tass fa sapere che nella “prigione” erano rinchiuse in pessime condizioni 11 orche e 87 beluga. Il problema adesso è riportare in mare aperto le balene senza recare loro danni, e per questo la loro liberazione è stata rimandata. Il ministro dell’Ambiente russo, Dmitry Kobylkin, ha dichiarato: “Non ci sono dubbi che le balene saranno liberate, ma la cosa importante è farlo nel modo giusto”.
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Ci sono però anche problemi di carattere burocratico e formale, poiché, appunto, la cattura dei cetacei per scopi scientifici e didattici in Russia non è illegale e quindi se i responsabili dimostrassero che gli acquirenti le avrebbero usate a scopi educativi potrebbero farla franca. Ma
PETIZIONE STOP CACCIA ALLE BALENE – Firma anche tu