Diversi feriti, tra cui nove italiani che a Formentera si sono schiantati contro le rocce su una barca a vela. Decine di persone salvate in mare. Ecco cosa è successo: si tratta di un fenomeno tipico di queste zone, ma non in questo periodo dell’anno. Le perturbazioni in arrivo anche in Italia.
Danni ingenti e diversi feriti nelle isole Baleari per una tempesta che sin dalle prime ore di mercoledì 14 agosto ha interessato l’arcipelago spagnolo. Molti i disagi su tutte le isole, ma le più colpite sono senza dubbio Ibiza e Formentera, proprio in un periodo dell’anno in cui il turismo di massa porta un numero sempre maggiore di visitatori.
Decine di voli diretti agli aeroporti di Ibiza e Palma di Maiorca sono stati cancellati proprio per via delle avverse condizioni meteorologiche: le forti raffiche di vento impediscono infatti il decollo e l’atterraggio degli aerei, ma è nei porti che si è registrato il maggior numero di danni. Alcuni di questi, come La Savina a Formentera, sono stati chiusi per qualche ora, ma era già troppo tardi vista l’intensità del vento, che per lungo tempo ha raggiunto e superato i 100 km/h. Decine di barche sono rimaste bloccate in mare, con molte persone che sono state soccorse al largo delle isole, mentre alcune imbarcazioni hanno riportato danni ingenti.
Tra Ibiza e Formentera, addirittura, il vento era così forte da disancorare alcune barche ormeggiate nei porti, portandole alla deriva. A Formentera, in particolare, una barca a vela è affondata e l’equipaggio è stato soccorso, mentre un’altra imbarcazione si è schiantata contro alcune rocce: a bordo c’erano nove italiani, tutti rimasti feriti di cui due in modo grave anche se fuori pericolo. Inoltre, sempre a Formentera, ci sono stati momenti di grande apprensione quando un pescatore è scomparso nel nulla, ma i servizi di soccorso lo hanno individuato e salvato in mare, in buone condizioni di salute. Dopo 24 ore assolutamente difficili e delicate, le coste delle Baleari appaiono desolatamente come un cimitero di relitti. A rimanere danneggiate non solo le imbarcazioni più piccole e leggere, ma anche yacht di notevoli dimensioni.
Tra le zone colpite, oltre alle Baleari, anche altre regioni orientali della Spagna, come la Catalogna, la Comunità Valenciana e quella di Murcia. Anche per questo, il premier Pedro Sanchez ha raccomandato la massima prudenza ai cittadini, invitandoli a evitare gli spostamenti non strettamente necessari.
La tempesta delle scorse ore, ora in lenta attenuazione, è dovuta alla cosiddetta Dana o Gota fría. Si tratta di una depressione isolata nei livelli alti, tipica di queste zone del Mediterraneo e della Spagna, risultato combinato dello scontro tra il fronte di aria polare fredda che si muove in alta quota e l’aria più calda e umida del Mediterraneo. Le due correnti, combinandosi, provocano tempeste anche di notevole intensità proprio tra le coste orientali della Spagna e le Baleari. Tuttavia, il periodo risulta alquanto anomalo: generalmente, la Dana o Gota fría si verifica tra l’inizio dell’autunno o quello della primavera, quindi a ridosso degli equinozi o nei giorni successivi, e non oltre un mese prima. Una possibile spiegazione potrebbe arrivare dalle alte temperature dell’aria superficiale che negli ultimi mesi non hanno risparmiato neanche questa zona del Mediterraneo e che potrebbero aver reso la corrente ancora più calda, causando questo fenomeno meteorologico ancora più intenso ed estremo.
Oltre alle forti raffiche di vento, la Dana ha portato sulle Baleari anche piogge intense e violente grandinate. Danni ingenti, quindi, anche sulla terraferma. La situazione sta gradualmente migliorando, ma la corrente si sta spostando verso Est e per questo, nelle prossime ore, si attendono perturbazioni anche di una certa intensità sulla Sardegna e, per tutto il weekend, sul resto d’Italia.