Bacoli, sequestrata una discarica abusiva. Un denunciato

Un uomo, denunciato per violazione delle normative ambientali e per guida senza patente (in recidiva), aveva trasformato il giardino della sua abitazione in un sito illecito di stoccaggio di rifiuti speciali, anche pericolosi, di vario genere. 

Una discarica abusiva di rifiuti speciali è stata sequestrata nei giorni scorsi dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli a Bacoli. Nel giardino della sua abitazione, un uomo aveva stoccato oltre 15 tonnellate di rifiuti di vario genere, violando ogni tipo di normativa igienico-ambientale.

Tutto era partito quando, nel corso dei vari controlli sul territorio, i finanzieri della Tenenza di Baia avevano fermato un veicolo Apecar50, guidato da un uomo senza patente e risultato sprovvisto di assicurazione e revisione. All’interno del veicolo, i militari della Guardia di Finanza avevano rinvenuto diversi rifiuti speciali e accertato che l’uomo non disponeva di alcuna autorizzazione né tantomeno della documentazione attestante la provenienza e la destinazione di quei rifiuti.

A quel punto, è scattata la perquisizione nel giardino dell’abitazione dell’uomo fermato, dove è avvenuta la scoperta della discarica abusiva di rifiuti speciali. Nell’area, infatti, vi erano diversi tipi di rifiuti, anche pericolosi, tra cui pezzi di amianto, trasformatori e condensatori di frigoriferi e climatizzatori, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), pneumatici fuori uso, batterie esauste, mattoni e cavi di rame. Inevitabile, a quel punto, il sequestro del giardino trasformato in discarica abusiva e del veicolo guidato dall’uomo, che è stato anche denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazioni delle normative ambientali e per guida senza patente, dal momento che era risultato recidivo.

L’operazione della Guardia di Finanza rientra nell’ambito dei controlli intensificati negli ultimi tempi in tutta la provincia partenopea, come disposto dal prefetto di Napoli, il dottor Michele Di Bari. L’obiettivo è quello di rendere capillari i controlli sul territorio, in modo da far rispettare anche le normative ambientali che puniscono l’abbandono incontrollato e lo smaltimento illecito dei rifiuti.