Home Animali Aviaria, Bassetti: “Prepariamoci, potrebbe essere la prossima pandemia”

Aviaria, Bassetti: “Prepariamoci, potrebbe essere la prossima pandemia”

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L’infettivologo genovese dopo i nuovi casi sospetti negli Usa: “Pochi dubbi che si diffonderà globalmente, è solo questione di quando succederà”.

L’influenza aviaria H5N1 continua a diffondersi nei mammiferi, compreso l’uomo. Lo dimostrano i tre nuovi casi sospetti che riguardano altrettanti lavoratori, con sintomi lievi, intervenuti per la disinfestazione di un allevamento di pollame degli Stati Uniti in cui era stata accertata un’epidemia. In attesa dei test di conferma, la pericolosità del virus, letale ma non ancora in grado (apparentemente) di diffondersi da uomo a uomo, sta preoccupando il mondo intero.

Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova, lancia un monito: “Il rischio di influenza aviaria per la popolazione generale rimane molto basso, tuttavia per le persone esposte ad animali infetti le infezioni sono preoccupanti perché possono causare malattie gravi e per il loro potenziale pandemico. Se questi virus dovessero mutare e diffondersi facilmente da persona a persona, potrebbero scatenare una pandemia. Ci sono pochi dubbi che l’aviaria si diffonderà globalmente, è solo questione di quando succederà“.

Gli esperti sono sicuri che l’aviaria sarà il prossimo problema pandemico, è solo questione di tempo e dobbiamo farci trovare pronti. Il virus si sta avvicinando progressivamente agli esseri umani, il continente americano è particolarmente colpito tra mucche da latte, pollame infetto e anche persone che si contagiano. Se accade in un continente così grande e popolato, l’influenza aviaria presto o tardi arriverà e probabilmente il virus potrà trasmettersi da uomo a uomo” – ha poi spiegato l’infettivologo genovese all’Adnkronos Salute – “Mi auguro che succeda il più tardi possibile e che saremo tutti pronti e organizzati, con vaccini e farmaci qualitativamente e quantitativamente adeguati e strutture per accogliere eventuali pazienti contagiati“.

Noi medici, ricercatori e autorità sanitarie veniamo sempre accusati di fare terrorismo quando parliamo di virus come quello dell’influenza aviaria. Finché andrà avanti quell’atteggiamento complottistico che purtroppo riguarda molte persone, il tema non si affronterà come si deve e come sarebbe giusto fare a livello continentale e globale” – ha poi aggiunto il professor Bassetti – “La pandemia di Covid ci ha fatto ripartire nel modo peggiore, con una grossa sfiducia nei confronti della scienza, delle organizzazioni internazionali e perfino dei Cdc che sono sempre stati un punto di riferimento mondiale. Questa situazione non mi piace e bisognerebbe cercare di cambiarla, dobbiamo aiutare le persone a capire che potremo prepararci solo parlandone e creando consapevolezza su cos’è l’influenza aviaria e cosa può succedere con una pandemia. Mi rendo conto che possono essere concetti difficili da comprendere per la popolazione generale, ma mi auguro che si possa fare di più“.