Lidl, gli animalisti: “Orrore anche negli allevamenti austriaci”

A Steiermark, in Austria, l’ultima inchiesta delle organizzazioni animaliste europee ha mostrato l’orrore all’interno degli allevamenti intensivi fornitori di Lidl. Ecco il video.

Continuano le inchieste delle organizzazioni animaliste europee negli allevamenti intensivi fornitori di Lidl. Dopo avere scoperto l’orrore in alcuni stabilimenti di Germania, di Spagna e di Italia, il team di Equalia è entrato in un capannone dello Steiermark, nel Sud-Est dell’Austria. Proprio qui le telecamere hanno mostrato un vero inferno, con pulcini schiacciati dalle ruote dei trattori, polli agonizzanti a causa delle zampe spezzate e uccelli privi di vita in decomposizione.

Secondo i media locali, queste industrie della morte ospitano centinaia di migliaia di animali pronti a essere trasformati in carne. Se 70 anni fa i pulcini arrivavano al peso di macellazione in sedici settimane, oggi lo raggiungono in sei a causa di complesse selezioni genetiche. Proprio per questo le principali organizzazioni ecologiste del Vecchio Continente hanno lanciato la Campagna #LidlChickenScandal per chiedere alla catena di supermercati di aderire allo “European Chicken Commitment” (ECC), così da garantire i criteri minimi di benessere animale.

La pubblicazione di queste inchieste dimostra che queste cattive pratiche e le sofferenze a cui sono costretti i polli si ripetono in diversi Paesi dell’Unione Europea, Italia compresa. Lidl sostiene di essere un supermercato di riferimento per il benessere degli animali, ma anche in Paesi come l’Austria, dove alcuni requisiti sono più severi, gli standard sono piuttosto bassi, mettendo a rischio sostenibilità e sicurezza alimentare” ha dichiarato Brenda Ferretti, Campaigns Manager di “Essere Animali”.

QUI LO “SPECIALE TELEAMBIENTE” SUGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI CON L’INTERVENTO DI CLAUDIO POMO, RESPONSABILE SVILUPPO DI “ESSERE ANIMALI”.