Il governo del New South Wales ha annunciato che non porterà avanti la privatizzazione delle foreste a seguito della devastante stagione degli incendi.
Il governo dello stato australiano del New South Wales non procederà con la privatizzazione delle piantagioni di legno dolce gestite dalla Forestry Corporation a seguito della devastante stagione degli incendi.
Australia, finalmente tutti gli incendi sono sotto il controllo dei vigili del fuoco
Il governo ha deciso di rinunciare ad un leasing a lungo termine proposto dalle imprese dopo cinque mesi di investigazioni, che hanno dovuto tener conto dei danni causati dai recenti incendi: circa il 25% del legno dolce della Forestry Corporation è stato colpito dagli incendi. La società inoltre gestisce 34,000 ettari di piantagioni di legname duro e amministra circa 2 milioni di ettari di foreste di cipressi e di eucalipti.
Australia, gli accademici chiedono di ridurre le emissioni e riconoscere i cambiamenti climatici
John Barilaro, deputato e vice premier del NSW, ha spiegato che la priorità del governo è quella di rimettere in sesto il settore forestale: “Far ricrescere le nostre foreste, piantare nuovi alberi e rinforzare le imprese in modo da poter assicurare un futuro a lungo termine al settore della legna”.
Australia, i delfini minacciati dall’inquinamento delle acque
La decisione è giunta dopo la rivelazione secondo la quale il governo del NSW era pronto a privatizzare le foreste di stato per raccogliere un miliardo di dollari per le infrastrutture. Il contratto di locazione a lungo termine dei 230.000 ettari di piantagioni di legname dolce di Forestry Corporation doveva essere uno dei primi beni da sacrificare per raccogliere i fondi. Queste foreste producono circa il 14% di tutto il legname australiano, di cui gran parte utilizzato nell’industria edilizia.