Israel Folau, licenziato da Rugby Australia per un post in cui condanna gli omosessuali, torna a far parlare di sé dopo aver postato su Facebook un video in cui definisce gli incendi che hanno colpito l’Australia: “Una punizione divina”.
Il rugbista Israel Folau, già al centro di uno scandalo a maggio dopo essere stato licenziato per un post su Instagram in cui sosteneva che “l’inferno attende gli alcolizzati, gli adulteri e gli omosessuali e gli altri peccatori”, ha citato i versi della Bibbia in un sermone postato sulla pagina Facebook della Truth of Jesus Christ Church, creata dal padre dell’ex nazionale australiana. E adesso i roghi in Australia sono “la punizione di Dio per aver legalizzato i matrimoni omosessuali e l’aborto”
Il video ha ottenuto molto seguito sui social ma è stato fortemente condannato dal Primo Ministro Scott Morrison. Il giocatore attualmente è in causa con Rugby Australia, sostenendo di essere stato licenziato a causa del suo credo religioso. La federazione rugbista però sostiene che con le sue dichiarazioni Folau ha violato il codice di condotta dei giocatori, essendo uno dei più importanti e più pagati giocatori della nazionale.
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Folau ha collegato la proposta australiana di legalizzare i matrimoni dello stesso sesso di due anni fa e il diritto d’aborto nel New South Wales del mese scorso al libro di Isaia. “Perciò una maledizione ha divorato la terra, perciò gli abitanti della terra sono arsi e pochi sono gli uomini rimasti”, questi sono i versi della Bibbia letti da Folau durante il sermone. “Guardate quanto veloci sono stati i roghi, la siccità, tutte queste cose in un breve periodo di tempo – ha detto Folau al termine della settimana in cui i roghi hanno ucciso 4 persone e distrutto 437 case – pensate sia una coincidenza? Dio vi sta parlando. Australia ti devi pentire”.
I roghi, frequenti in Australia, sono scoppiati prima del previsto quest’anno durante la primavera e peggiorati in estate a causa di una siccità che dura da tre anni e ha lasciato seccato foreste e praterie.
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Il Primo Ministro Scott Morrison, che si definisce un devoto cristiano e frequenta settimanalmente la chiesa pentecostale, ha definito i commenti di Folau “spaventosamente insensibili”. “È un libero cittadino e può dire quello che vuole ma non vuol dire che non possa avere rispetto per le persone le cui case sono state distrutte” ha commentato Morrison da Adelaide.