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Australia, gli accademici chiedono di ridurre le emissioni e riconoscere i cambiamenti climatici

I maggiori accademici australiani hanno scritto una lettera per chiedere al governo di ridurre le emissioni e riconoscere la minaccia dei cambiamenti climatici.

Ottanta accademici australiani hanno scritto una lettera per dichiarare “l’urgente bisogno di una riduzione delle emissioni di gas effetto serra australiane” a seguito della stagione record degli incendi. L’Australian Research Council Laureate Fellows (ARC) ha descritto l’Australia come “la ground zero dell’impatto climatico e dell’incertezza politica” avvertendo che senza azioni importanti sui cambiamenti climatici il mondo non sarà in grado di mantenere le società umane “nella loro forma corrente e con il loro stile di vita”.

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Gli accademici sostengono che la ricerca abbia identificato le politiche e le tecnologie necessarie per risolvere il problema ma “quello che manca è il coraggio per implementarle su larga scala”. La lettera chiede al governo di “riconoscere la gravità della minaccia posta dai cambiamenti climatici e ridurre le emissioni di gas in tempo per evitare la catastrofe”.

La lettera è stata coordinata dal Professor Steven Sherwood, uno scienziato dell’University of New South Wales ed è stata firmata dai migliori accademici del paese in tutti i campi. “Siamo un piccolo gruppo selezionato dall’Australian Research Council come i migliori ricercatori nei nostri rispettivi campi. E’ un buon gruppo in grado di analizzare il problema da tutti i punti di vista, non solo quello scientifico. E’ un problema che coinvolge tutti i settori” ha spiegato Sheerwood. Secondo gli scienziati le temperature stanno aumentando ed il mondo sta iniziando solo ora a vedere gli effetti dei cambiamenti climatici “I disastri che stiamo vedendo si stanno verificando con un aumento delle temperature di 1°C ma siamo sul percorso per raggiungere i 2°C qualora non venissero prese azioni concrete per ridurre le emissioni. Senza azioni concrete, il degrado ambientale sarà molto più grande“.

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I ricercatori sostengono che l’Australia non sia in grado di risolvere da sola il problema ma potrebbe diventare un esempio in materia: “Cosi facendo aiuteremo la nostra economica, rafforzeremo la nostra posizione internazionale e le relazioni con i nostri vicini e salveremo l’Australia e il resto del mondo dall’impatto dei cambiamenti climatici”. Secondo il Professor Sherwood la transizione potrà essere dolorosa e ci sarà bisogno dell’assistenza dello Statoad esempio, avremo bisogno di sostegno economico per supportare le regioni che basano la loro economia sull’estrazione. Molti lavori scompariranno comunque indipendentemente da quello che fa il governo quindi dovrebbero preoccuparsi anche senza interessarsi del pianeta.

La lettera si conclude: “Chiediamo al governo di riconoscere la gravità della minaccia dei cambiamenti climatici causati dall’attività umana e di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra in tempo per prevenire la catastrofe. Lo dobbiamo alle generazioni più giovani e a quelli che verranno dopo di loro, che faranno i conti col peso delle nostre decisioni”. 

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In un annuncio il Ministro dell’energia Angus Taylor ha detto che il governo australiano ha raggiunto obiettivi dei quali tutti gli australiani dovrebbero essere fieri: “Abbiamo raggiunto gli obiettivi di Kyoto, siamo sul percorso per raggiungere gli obiettivi previsti per il 2020 e secondo le proiezioni di dicembre raggiungeremo anche gli obiettivi previsti per il 2030“.