Corsa contro il tempo fallita per il salvataggio delle pseudorche spiaggiate ad Arthur River, in Tasmania, in Australia.
Nulla da fare per le oltre 150 pseudorche spiaggiate ad Arthur River, in Tasmania, in Australia. Dopo una lunga corsa contro il tempo durata 48 ore, i medici veterinari hanno soppresso, attraverso la pratica dell’eutanasia, almeno 90 cetacei appartenenti alla famiglia dei Delfinidi. Più di 60, invece, gli animali spirati tra atroci sofferenze dopo l’arenamento.
Tanti, troppi, a detta degli scienziati, i problemi incontrati durante le operazioni di salvataggio: dalla località tanto bella quanto remota, all’impossibilità di trasportare attrezzature specifiche, fino alle condizioni meteo avverse. I ricercatori, però, si sono arresi soltanto dopo avere provato a spostare le pseudorche al largo. Tentativo fallito per il tempestivo ritorno degli animali in spiaggia.
More than 150 false killer whales have been stranded on an isolated beach in the Australian state of Tasmania, with rescue crews trying to save the majority of the large dolphins that survived the ordeal pic.twitter.com/LunAsER6P4
— Reuters (@Reuters) February 19, 2025
Proprio per questo la loro “dolce morte” è diventata una scelta obbligata. Ancora ignote, intanto, le cause degli spiaggiamenti dei cetacei. Non a caso i medici veterinari hanno raccolto campioni degli sfortunati giganti del pianeta Blu per provare ad avere, almeno stavolta, qualche risposta.
Australian authorities are euthanising about 90 false killer whales that survived a mass stranding.
More than 150 whales got stranded on a remote beach in Tasmania. pic.twitter.com/6va6l0JbeG
— Channel 4 News (@Channel4News) February 19, 2025
Pseudorche morte spiaggiate, il medico veterinario: “Eutanasia scelta obbligata”
“Ho assistito alla procedura dell’eutanasia e sono sicura che sia stata realizzata nel migliore dei modi. Sono, anzi, siamo consapevoli che la “dolce morte” sia stata la decisione migliore per una situazione complessa“, ha dichiarato il medico veterinario del “Marine Conservation Program” del Governo della Tasmania, Sarah Michael.