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Attivisti XR verso l’incontro con il ministro Cingolani. La storia di Peter

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“Il nostro scopo è di far penetrare l’idea di una democrazia dal basso come strumento per prendere decisioni, vista la difficoltà di fare scelte coraggiose che negli ultimi 40 anni ha caratterizzato il nostro Paese”. Intervista a Peter Bonu, attivista Extinction Rebellion.

In vista dell’incontro pubblico del prossimo 2 marzo tra gli attivisti di Extinction Rebellion (XR) e il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, continuiamo a conoscere più da vicino chi anima questo movimento di disobbedienza civile. Abbiamo intervistato Peter Bonu, uno degli attivisti che avevano intrapreso lo sciopero della fame per la campagna “Ultima Generazione”.

Clima, lo sciopero della fame degli XR. Le parole della giovane attivista Laura

Io ho 36 anni, ho studiato psicologia, ho lavorato nell’agricoltura come operaio nei supermercati e adesso ho deciso di dedicarmi alla disobbedienza civile. Al nono giorno dello sciopero della fame iniziato davanti al Mite abbiamo avuto un incontro senza telecamere con il ministro che poi si è reso disponibile ad un secondo incontro pubblico. Cingolani ci ha chiesto un’agenda di argomenti dell’incontro, gli abbiamo proposto tre argomenti: se siamo effettivamente l’ultima generazione che può attuare un cambiamento di rotta, il punto sull’attuale lavoro del governo rispetto alle sue missioni, e il terzo , sul quale Cingolani si esprimerà solo come cittadino, riguarda l’utilizzo di nuovi strumenti democratici come quelli proposti da XR delle assemblee cittadine.”

Sciopero della fame per il clima, ricoverata una delle attiviste di Extinction Rebellion

XR è un movimento di disobbedienza civile non violenta, nato nel 2019, che ha bloccato i cinque ponti della City di Londra per 11 giorni, obbligando così il governo britannico a dichiarare l’emergenza climatica ecologica, di seguito altri governi, tra cui l’Italia, hanno seguito l’esempio. Noi come campagna Ultima generazione abbiamo due richieste: la prima riguarda un incontro con i ministri Cingolani, Giorgetti, Patuanelli, Orlando, e Carfagna per dibattere sul fatto che siamo l’ultima generazione a poter cambiare le cose e la seconda è l’istituzione, entro il 2022, di un’assemblea dei cittadini sul clima con potere vincolante. La cosa principale che ci aspettiamo dall’incontro è che Cingolani chiami a raccolta gli altri ministri e chiarisca, davanti al Parlamento e agli italiani, la gravità della situazione in cui ci troviamo. Vorremmo facesse un resoconto di quanto siamo indietro rispetto alla realizzazione degli obiettivi degli accordi di Parigi. La nostra campagna durerà comunque un anno perché il nostro scopo è di far penetrare l’idea di una democrazia dal basso nel panorama italiano come strumento per prendere decisioni, vista la difficoltà di fare scelte coraggiose che negli ultimi 40 anni ha caratterizzato il nostro Paese”. 

Roma, irruzione degli attivisti di Extinction Rebellion nella sede del Ministero. Cingolani

Servizio a cura di Manuela Murgia

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