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Assorbenti creati con gli scarti di ananas e mais, l’idea della startup Nyungu Afrika

Negli ultimi anni l’argomento mestruazioni sta lentamente uscendo dalla sua condizione di tabù. Se ne parla molto sui social, su siti e riviste che trattano l’universo femminile, ma non è ancora abbastanza. La startup Nyungu Africa crea assorbenti biodegradabili e sostenibili economicamente per le donne.

Nel 2022 non si riesce ancora a parlare liberamente del ciclo mestruale. Questi cambiamenti fisiologici e periodici del corpo femminile occupano circa 2.400 giorni della vita di una donna: eppure risulta ancora difficile “normalizzarlo” anche nelle conversazioni.

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Il problema non riguarda solamente il poterne parlare in libertà, ma anche l’esistenza della cosiddetta “period poverty”, una condizione che affligge ancora oggi moltissime donne in tutto il mondo. Quando si parla di povertà mestruale si intende l’impossibilità economica di poter acquistare i prodotti necessari per affrontare i giorni del ciclo.

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In Africa, per esempio, milioni di donne non possono permettersi gli assorbenti. Per risolvere questo problema, l’impresa sociale tutta al femminile Nyungu Afrika ha sviluppato un assorbente realizzato con rifiuti agricoli di bucce di mais e foglie di ananas. La startup ha come obiettivo quello di avere un impatto sociale ed ambientale positivo, includendo nella catena di valore economico sia chi usa gli assorbenti sia chi non ne è consumatore: imprenditori, dipendenti nella produzione, distributori, fornitori, educatori sanitari.

Lo scopo quindi, è quello di rendere gli assorbenti un prodotto accessibile economicamente, sicuro e sostenibile. Grazie alla combinazione di innovazione e design, la fondatrice della startup che si trova in Kenya Mary Nyaruai, spera di rivoluzionare il modo in cui le mestruazioni vengono viste in Africa.

 

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Stiamo innovando verso prodotti per il ciclo che non sono solo buoni per le donne, ma per Madre Terra, che tagliano sei obiettivi sostenibili delle Nazioni Unite” spiega Mary Nyaruai alla fondazione What Design Can Do che nel gennaio 2021 ha lanciato la “No waste challenge”, concorso di design globale contro lo spreco, in collaborazione con IKEA Foundation. Nyungu Afrika, utilizzando materiali di scarto e biodegradabili provenienti dal territorio, è risultata tra i 16 vincitori della sfida.

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Un esempio di come la sostenibilità ambientale possa andare di pari passo con quella economica, combattendo anche i tabù.

 

 

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