In scena Massimo Ghini e Paolo Ruffini con “Quasi amici” e Carlo Buccirosso con “L’erba del vicino è sempre più verde”. Due spettacoli da non perdere.
Questa settimana doppio appuntamento con la stagione 2022/2023 del Teatro Lyrick di Assisi (Pg) che vedrà protagonisti del palcoscenico tre artisti del calibro di Massimo Ghini, Paolo Ruffini e Carlo Buccirosso.
Lunedì 27 febbraio alle 21.15 va in scena Quasi amici, dall’omonimo film di Eric Toledano e Olivier Nakache, adattamento e regia di Alberto Ferrari, con Massimo Ghini e Paolo Ruffini.
“Quasi Amici” è una storia importante, di quelle storie che meritano di essere condivise e raccontate. Anche con il linguaggio delle emozioni più profonde: quello teatrale.
La trama
Un uomo molto agiato, ricco, molto ricco, troppo ricco, intelligente, affascinante; un uomo che vive di cultura e con la cultura vive, che si muove e conquista e soddisfa il proprio ego narcisistico con il cervello più che con il corpo.
Un uomo che il destino ha voluto, per contrappasso, relegare a solo cervello, facendolo precipitare con il parapendio e fratturandogli la quarta vertebra cervicale e riprendendosi il corpo.
Quel corpo, che era solo un bagaglio della mente, ora nell’assenza, diventa il fantasma di un’identità da inseguire e recuperare.
E un altro uomo che entra ed esce di galera, sin da ragazzino, svelto, con una sua intelligenza vivace e una cultura fatta sulla strada e nei film di serie b, che ha visto.
Ma decisamente smart.
Un uomo che preferisce porre il suo corpo davanti a tutto e lasciare il cervello quieto nelle retrovie.
Un corpo che, da subito, ha cercato di farsi strada nelle periferie degradate, in cui un’incertezza diventa come in natura, essenziale per determinare il proprio posto nella catena alimentare.
Un predatore che in realtà è preda delle proprie debolezze.
Un uomo che si è privato della carica del cervello che avrebbe potuto essere per lui determinante.
Questi due uomini si incontrano per un caso e questo caso farà sì che diventino uno per l’altro indissolubili, l’uno indispensabile alla vita dell’altro e lenitivo alla ferità fatale che ognuno ha dentro di sé.
Non lo sanno, ma loro possiedono un dono che ognuno può regalare all’altro: la leggerezza.
Mercoledì primo marzo, sempre alle 21.15, sarà la volta di L’erba del vicino è sempre più verde, di e con Carlo Buccirosso e con Fabrizio Miano, Donatella de Felice, Peppe Miale, Elvira Zingone, Maria Bolignano, Fiorella Zullo.
La Trama
Mario Martusciello, funzionario benestante di banca, da tempo in aperta burrascosa crisi matrimoniale, si è rifugiato da alcuni mesi in un moderno monolocale, vivendo un momento di profonda depressione, insoddisfatto del proprio tenore di vita, delle proprie ambizioni, delle proprie scelte, delle proprie amicizie, e non di meno di sua sorella, rea di preoccuparsi eccessivamente del suo inaspettato isolamento.
In continua spasmodica ricerca di libertà, di cambiamenti, di nuove esperienze di vita e di un’apertura mentale che gli è sempre stata ostacolata dai sensi di inferiorità e dalla mancanza di spregiudicatezza, Mario guarda il mondo e le persone che lo circondano alla stessa stregua di un fanciullo smanioso di cimentarsi con le attrazioni più insidiose di un immenso parco giochi, cui non ha mai avuto l’opportunità di poter accedere.
Ed è così che, pervaso dall’adrenalina della novità, dall’eccitazione del rischio, nonché dalla paura dell’ignoto, si ritroverà presto soggiogato dalla sindrome “dell’erba del vicino”, dalla sopravvalutazione di tutto quanto non gli appartenga, di ogni essere umano diverso da sé stesso, di qualsiasi tipo di emozione possa procurargli una donna che non sia uguale a sua moglie, come “una giovane avvenente influencer” conosciuta solo per caso.
Il tutto accompagnato da un senso di autocommiserazione, e da un’ammirazione spropositata verso chi nella vita ha saputo guadagnarsi, con grande fortuna, soldi e successo “a sbafo”, a discapito suo che mai ha avuto il fegato di osare, né di cambiare modo di essere pur di raggiungere qualcosa d’importante.
In un simile spiazzante panorama, chiunque avesse la malaugurata idea di suonare alla porta di casa Martusciello per qualsivoglia motivo, come per la consegna della ordinazione del giapponese o di un pacco postale, o peggio ancora per uno sventurato errore domiciliare, si troverebbe invischiato in una situazione non facilmente gestibile, con l’arduo compito poi di tentare di uscire dall’appartamento in tempi brevi, e possibilmente nelle migliori condizioni di salute.
Le prevendite sono attive sul circuito TicketItalia
Tutte le info su: www.teatrolyrick.com
Nella foto Massimo Ghini e Paolo Ruffini, protagonisti di ‘Quasi amici’.