Artico, gli animali sempre più disorientati dal passaggio delle navi

Secondo le comunità Inuit dell’Isola di Baffin, in Canada, gli animali dell’Artico più in difficoltà sono balene, beluga, foche e narvali.

L’inquinamento acustico causato dalle navi rompighiaccio sta disorientando gli animali dell’Artico. A lanciare l’allarme sono state le comunità Inuit dell’Isola di Baffin, nel territorio del Nunavut, in Canada. Secondo gli abitanti del Polo Nord, balene, beluga, foche e narvali hanno cominciato una lenta migrazione verso ecosistemi più silenziosi. Già, perché la presenza di imbarcazioni capaci di disintegrare le banchise bianche produce un vero e proprio “concerto rock” subacqueo. Ed ecco perché i mammiferi marini sempre più stressati starebbero abbandonando il loro storico habitat.

Secondo il WWF, nell’Artico l’inquinamento acustico è raddoppiato già negli ultimi sei anni. E non è finita qui. Gli scienziati hanno stimato che, se non si inverte la rotta, lo scioglimento dei ghiacciai potrebbe fare aprire nuove vie oceaniche entro il prossimo decennio. Più traghetti, dunque, meno animali. Proprio per questo la comunità Inuit ha lanciato un appello all’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) delle Nazioni Unite per chiedere l’adozione di misure utili a contrastare l’inquinamento acustico in una delle aree più affascinanti del pianeta Terra.

Oltre a iniziative globali, saranno necessari provvedimenti regionali ancora più rigorosi“, ha dichiarato al quotidiano “The GuardianSarah Bobbe, Arctic Program Manager di “Ocean Conservancy“.

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