Api. Con l’analisi del miele monitora l’inquinamento in 20 citta italiane. E’ Il progetto “Bee-Kaeser, un’idea innovativa, nata dalla collaborazione tra la compagnia tedesca Kaeser (specializzata nella produzione di compressori), la società Beeing (startap specializzata in prodotti per apicoltura), Lega Italy e Legambiente.
Le api, oltre a permettere l’esistenza di oltre l’80% dei cibi che consumiamo, possono essere utilizzate come bioindicatori della qualità dell’aria. Analizzando, infatti, il loro miele e le api stesse, è possibile ottenere dati molto importanti sulla presenza nell’aria di inquinanti e metalli pesanti. E da questa idea innovativa che parte il progetto Bee-Kaeser.
L’obiettivo del progetto è quello di monitorare la qualità dell’aria in 20 città italiane (dal Trentino alla Sicilia), utilizzando oltre 2 milioni di api. In ognuno dei 20 Kaeser-point sono state installate due arnie, assegnate ad apicoltori professionisti. Gli apicoltori hanno il compito di monitorare le api per tutto il periodo estivo e di raccogliere periodicamente il miele da inviare all’Università di Bologna per le analisi di qualità. In particolare, verrà analizzata la presenza di metalli pesanti, tra i quali nichel, piombo e cadmio, oltre che di altri inquinanti.
Dopo un anno di lavoro, i risultati indicano che la qualità dell’aria nelle 20 città analizzate tra cui Milano, Torino, Bologna, Napoli, Lecce, Cuneo, Bolzano, Alessandria, Paese, Palermo, Prato, è buona.
Nel dettaglio, secondo i dati analizzati nell’anno di sperimentazione, il cadmio è stato ricercato con una strumentazione con limite strumentale di 0,005 mg/kg e gli unici campioni di miele in cui ne è stata trovata traccia sono quelli della città di Palermo, dove il campione rilevato indica comunque una quantità non pericolosa. Il nichel è stato ricercato con una strumentazione con limite strumentale di 0,15 mg/kg e gli unici campioni di miele in cui ne è stata trovata traccia sono quelli delle città di Barge, Cuneo e Brisighella, dove i campioni rilevati indicano comunque quantità non pericolose.
In nessuna delle 20 città sono state trovate tracce né di piombo (limite strumentale a 0,05 mg/kg) né di cromo (limite strumentale a 0,02 mg/kg). I dati raccolti in questo primo anno verranno confrontati con quelli che emergeranno nei prossimi 12 mesi durante la continuazione del progetto BEE-Kaeser, al fine di consolidare uno storico di dati da analizzare ed identificare trend di andamento.
I metalli pesanti possono essere assunti dalle api direttamente dal nettare dei fiori o dall’acqua, oppure intercettati grazie al loro corpo peloso e portati, quindi, nell’alveare. Una volta ingeriti e metabolizzati dalle api, i metalli finiscono nel miele e, attraverso le opportune analisi, è possibile rilevare la loro presenza e valutare se la loro concentrazione rientra nei limiti stabiliti dalla normativa per la protezione della salute umana.
Maggiori informazioni su: https://beekaeser.com/
Cosa sono i Bee Hotel? LEGGI QUI: https://www.teleambiente.it/beehotel-roma-alberghi-api-buono/
WORLD BEE DAY (20 amggio 2018): https://www.teleambiente.it/world-bee-day-domenica-20-maggio-api/