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Animali, il progetto per salvare una specie di tartarughe dall’estinzione sta avendo successo

Il programma di riproduzione della tartaruga del Bellinger River sta dando i suoi frutti. Venti tartarughe sono già state reintrodotte nel loro habitat, dotate di strumenti per monitorarne le condizioni.

La tartaruga del Bellinger River, un fiume che si trova nello stato del New South Wales in Australia, è tra le tartarughe più rare del pianeta da quando un virus ha ridotto del 90% la popolazione adulta della specie nel 2015. Tuttavia, gli scienziati stanno portando avanti un programma di riproduzione in cattività nella speranza di riportare la popolazione al suo numero iniziale.

 

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Dall’inizio di quest’anno, 35 tartarughe sono nate nello speciale allevamento dello zoo di Taronga. Le tartarughe sono state introdotte in delle strutture dove vengono sfamate e la loro salute viene monitorata. “Rilasceremo il maggior numero possibile di animali selvatici, ma alcuni rimarranno nel programma di allevamento” ha spiegato Adam Skidmore, che si occupa dei rettili dello zoo “Nel fiume ci sono ancora alcuni più piccoli che crescono ma non iniziano a riprodursi fino all’età di 11 o 12 anni, quindi, fino quando questo non accade, li alleveremo qui in modo da poterli integrare in seguito con la popolazione. Speriamo che un giorno possano autosostenersi. Questo è l’obiettivo“.

 

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È la quarta stagione riproduttiva per il programma di allevamento in cattività delle tartarughe di Bellinger. Circa 100 tartarughe sono attualmente nella struttura dello zoo mentre altre 20 sono state rilasciate nel Bellinger River. Gli animali sono stati dotati di sistemi di tracciamento e vengono monitorati dagli scienziati del programma governativo Saving our Species. Tuttavia non è ancora disponibile una cura per il virus, ribattezzato Bellinger River virus. Gerry McGilvray, uno degli scienziati del programma, ha spiegato che il tasso di sopravvivenza delle tartarughe è molto alto. Dei 20 animali rilasciati, 17 sono ancora monitorati attivamente. Una tartaruga è morta ma non a causa del virus mentre altre due tartarughe hanno perso il sistema di monitoraggio e la loro condizione è incerta.

Durante i mesi più caldi gli scienziati cattureranno nuovamente le tartarughe per controllare la salute, la crescita, la grandezza del guscio e la presenza del virus. Una settimana fa 16 tartarughe sono state catturate e sottoposte ai test: “Gli animali catturati una settimana fa sono apparsi in ottima condizione e non ci sono prove di contatti col virus”. La disastrosa stagione degli incendi, seguita da forti piogge, ha creato preoccupazioni per la presenza di sedimenti nei condotti di acqua.

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McGilvray ha spiegato che gli scienziati hanno monitorato la qualità dell’acqua ma gli effetti dei sedimenti saranno chiari solamente nel lungo periodo. Nonostante tutto, gli animali monitorati sono in buone condizioni: “E’ fantastico vedere cosa possano fare questi piccoli animali. Sono passati due anni da quando sono state rilasciate la prima volta. Sono cresciute di 10 cm e possono navigare e risalire il fiume. E’ affascinante vedere cosa spinga queste creature e il loro modo di sopravvivere”.

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