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Animali, guardare video di lupi su YouTube aumenta l’affetto verso questa specie. Lo studio

Secondo un nuovo studio guardare i video sui lupi può aumentare la tolleranza e l’accettazione delle persone verso la specie. Dopo aver visto i filmati, gli intervistati si sono detti maggiormente disposti ad azioni per proteggere questi animali.

Un nuovo studio ha scoperto che le persone che guardano su Youtube i video sui lupi possono diventare più tolleranti nei confronti di questi animali. Lo studio, condotto dai ricercatori della North Carolina State University, ha analizzato il modo in cui un gruppo di 273 persone ha valutato la propria tolleranza ai lupi prima e dopo aver visto 5 video negativi, 5 video positivi e 5 video neutrali.

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I ricercatori hanno scelto i lupi perché sono una specie controversa, fondamentale nella catena alimentare ma che spesso entra in competizione con gli umani per spazio e risorse, e possono rappresentare un pericolo per il bestiame.  Inizialmente i ricercatori hanno posto domande riguardo alla propria posizione in generale, ad esempio se i pensieri sui lupi fossero “positivi” o “negativi”, il livello di accettazione dei lupi nel propri Stato e infine se avrebbero agito a favore della loro conservazione. I ricercatori hanno scoperto che molti partecipanti al sondaggio avevano già un’attitudine positiva nei confronti dei lupi prima di vedere il video, ma questi sono serviti ad aumentare ancora di più la positività e la volontà di proteggerli. I cambiamenti sono stati identificati sia in soggetti che si definiscono conservatori che in quelli liberali.

Uno degli aspetti interessanti di questi risultati è che i messaggi positivi possono cambiare il punto di vista delle persone” ha spiegato il Professor Nils Peterson del Department of Forestry and Environmental Resources Dopo aver visto i video, le persone hanno mostrato un atteggiamento positivo nei confronti dei lupi e si sono dette più disposte ad agire per proteggerli, indipendentemente dalla propria posizione politica o dalla loro età. Non sono animali domestici che hanno bisogno del nostro aiuto. Hanno solo bisogno di non essere uccisi e che i loro habitat vengano preservati”.

Le persone che si sono identificate come liberali si sono rivelate quelle più disposte a cambiamenti positivi nei confronti dei lupi in termini di atteggiamento, accettazione e comportamento, indifferentemente dal tipo di video guardato. Anche l’età ha influito: le persone oltre la soglia dei 40 anni si sono rivelate le più disposte a cambiare l’atteggiamento, in positivo o negativo, nei confronti dei lupi. “Non abbiamo visto nulla che suggerisca una reazione precisa in base alla propria affiliazione politica” ha spiegato Will Casola, autore dello studio “Tuttavia, abbiamo notato che indifferentemente dal video guardato, i liberali sembrano più disposti a cambiamenti positivi”.

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Casola sostiene che il lavoro fatto da chi produce i film sui lupi e sulle altre specie possa dare un contributo positivo: “Tutti ormai sono sui social media e le agenzie federali, le organizzazioni no profit e chi si occupa della protezione della fauna devono poter mostrare i propri contenuti. Questo studio dimostra che questo materiale è in grado di influenzare le persone, e che chi lo crea non sta impiegando tempo e risorse inutilmente”. Un calo della tolleranza è stato notato durante la visione dei video negativi, sebbene il cambiamento in questa direzione sia meno drastico: “C’è molta letteratura che dimostra che i messaggi positivi sono più forti di quelli negativi, e lo studio ne è una prova”. I ricercatori hanno visto miglioramenti nella volontà di agire per salvare i lupi, sebbene questi riguardino ad esempio la firma di petizioni online e non una voglia di portare avanti azioni più concrete e specifiche.

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Una domanda alla quale i ricercatori non hanno saputo rispondere è quanto siano efficaci i video nei confronti di persone che non concordano in partenza col messaggio iniziale: “Le persone si chiedono spesso: come possiamo utilizzare i media per superare le barriere ideologiche che le persone hanno creato?”.