Una nuova barriera acchiapperà i rifiuti lungo l’Aniene. L’inaugurazione è avvenuta a Roma, all’interno della Riserva Naturale Valle dell’Aniene, nel IV municipio.
Lo sbarramento si aggiunge a quello già installato all’interno del parco Fluviale e mira a evitare che i rifiuti cittadini arrivino al mare attraverso i corsi fluviali. Si calcola che l’80% della plastica presente nei mari arrivi attraverso piccoli corsi d’acqua dolce che attraversano aree urbane densamente popolate.
La plastica raccolta sarà sottoposta ad un processo di riciclo
grazie al consorzio Corepla. In condizioni di corrente nella norma, il 100% delle plastiche vengono raccolte dalla Barriera Acchiapparifiuti.
Daniele Leodori, Vice Presidente regione Lazio: “Si tratta della riscoperta dell’importanza dell’ambiente e di costruire qualcosa di importante; il rilancio di questo quadrante della città e dell’area
metropolitana attorno ad un corso d’acqua, un fiume che ha sempre unito Roma e la sua provincia in questa parte di città. -afferma a TeleAmbiente il vice Presidente della Regione Lazio Leodori – Il Contratto di Fiume che si sta portando avanti unisce realtà istituzionali pubbliche, realtà associative, realtà private e vuole ridare slancio all’Aniene sul quale poter e dovere investire per valorizzare quegli aspetti naturali che spesso sono stati trascurati e che, invece, credo adesso debbano essere riproposti e valorizzati al meglio.”
Fabio Dalmonte, cofondatore SEADS: “Questa è una start up che vuole creare il sistema più innovativo e più efficace per raccogliere le plastiche nei fiumi, come Aniene e Tevere, ed evitare che l’80% delle plastiche finiscano negli oceani. Questo è un primo step verso l’implementazione su tanti fiumi.”
Riguardo il funzionamento della barriera, Dalmonte aggiunge: “Dato che le plastiche che vediamo sul fiume sono una piccola parte, la maggior parte vengono trasportate sotto il pelo dell’acqua a circa 50 cm, è necessario che la barriera affondi più di 50 cm, le nostre barriere affondano fino a 70-90 cm in modo tale da raccogliere tutto quanto, inoltre sono rigide, convogliano meglio il materiale, e abbiamo un sistema di sicurezza che permette alle barriere di essere sganciate e messe in sicurezza nel caso di forti alluvioni.”