Giornata Mondiale delle Vittime Amianto, nel 2021 settemila morti in Italia

Bonanni (Osservatorio Nazionale Amianto): “Fermo ancora nel cassetto del Ministero dell’Ambiente il disegno di legge elaborato dalla Commissione Amianto di cui faceva parte anche l’ONA.”

Ancora 7.000 morti nell’anno 2021, di cui circa 2.000 per mesotelioma, quasi 4.000 per tumore del polmone da amianto, e poi tutte le altre malattie asbesto correlate.

Questi i numeri della strage silenziosa legata alla presenza nel nostro Paese di siti contaminati da amianto. “L’ONA insiste affinché si dia corso alla immediata approvazione della nuova normativa, e si disponga la bonifica dei siti, utilizzando i fondi del PNRR,Piano Nazionale Ripresa e Resilienza , non solo per i c.d. siti orfani, e in ogni caso perché si attivi per quel programma di leva fiscale, ovvero di incentivazione fiscale, con credito di imposta, per le bonifiche. Così per i privati come per gli imprenditori”, Ezio Bonanni, presidente Osservatorio Nazionale Amianto.

Grazie all’APP amianto e come risulta dal “Libro bianco delle morti di amianto in Italia”, sono più di 50.000 i siti industriali contaminati, cui si aggiungono i 40 di interesse nazionale, dei quali 10 esclusivamente per amianto (come la Fibronit di Broni e di Baril’Eternit di Casale Monferrato, etc.); 2.390 scuole (stima per difetto). Esposti più di 352.000 alunni e 50.000 del personale docente e non docente1.000 biblioteche ed edifici culturali (stima per difetto perché è ancora in corso di ultimazione da parte di ONA); 250 ospedali (stima per difetto perché la mappatura ONA è ancora in corso).

La nostra rete idrica rivela presenza di amianto per ben 300.000 km di tubature (stima ONA), inclusi gli allacciamenti, con presenza di materiale contenenti amianto rispetto ai 500.000 totali (tenendo conto che la maggior parte sono stati realizzati prima del 1992, quando l’amianto veniva utilizzato in tutte le attività edili e costruttive).

Sulla base di tali evidenze, e tenendo conto anche della risoluzione del Parlamento europeo il 20 ottobre scorso, e di tutti gli atti legislativi comunitari, l’ONA insiste affinché si dia corso alla immediata approvazione della nuova normativa, e si disponga la bonifica dei siti, utilizzando i fondi del PNRR – Piano Nazionale Ripresa e Resilienza -, non solo per i c.d. siti orfani, e in ogni caso perché si attivi per quel programma di leva fiscale, ovvero di incentivazione fiscale, con credito di imposta, per le bonifiche. Così per i privati come per gli imprenditori.