
Dal palco dell’ Atreju il premier Giuseppe Conte lancia la proposta alle imprese: un accordo tra aziende e politica per arrivare gradualmente alla transizione energetica. Intanto è stato rinnovato per un anno il bonus ristrutturazioni.
Un patto con l’industria per programmare il Green New deal. Solo così si possono evitare contraccolpi negativi sul sistema produttivo che, inevitabilmente, si ripercuoterebbero anche sull’occupazione. A lanciarlo è il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte,escludendo interventi “a sorpresa”:
«Chiederò a tutte le forze politiche che sostengono la maggioranza un patto con tutto il mondo industriale e produttivo per cui progressivamente, attraverso meccanismi soprattutto incentivanti, riusciamo a orientare tutto il sistema verso la transizione energetica, verso un Green New deal»
Nessuna decisione unilaterale, dunque,«perché non si possono introdurre tasse o incentivi senza un progetto», mettendo in difficoltà le imprese con il risultato che «mi ritroverei i lavoratori sotto Palazzo Chigi».. Una dichiarazione che spiega anche lo stop, «per ulteriori approfondimenti», imposto al decreto Ambiente del ministro Sergio Costa.
Il premier sfrutta il palcoscenico di Atreju, la festa organizzata a Roma dalla leader di Fdi, Giorgia Meloni, per lanciare il patto con le imprese e ribadire le priorità dell’esecutivo: dalla manovra, che avrà come principale obiettivo la sterilizzazione degli aumenti Iva e alcuni «significativi assaggi del nostro progetto politico» all’Alitalia, all’immigrazione anticipando che qualora non si arrivasse già nel prossimo vertice a Malta a un accordo sulla «redistribuzione automatica» dei migranti, l’Italia è pronta a utilizzare il diritto di veto sui principali dossier.
Sulla manovra il premier evita gli annunci. Primo obiettivo ora resta disinnescare l’aumento dell’Iva, ma ci saranno anche misure a sostegno delle famiglie numerose e con redditi medio-bassi: «Stiamo lavorando per azzerare le rette degli asili nido»
Da Conte arriva anche il via libera alla proposta del ministro dell’Istruzione Fioramonti di introdurre la tassa di un euro sui biglietti aerei (1,5 sugli internazionali) per aumentare gli stipendi di docenti e ricercatori e dice sì anche ad un’eventuale tassa sulle merendine.
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Intanto c’è da segnalare in campo ambientale il probabile rinnovo del bonus casa, almeno del 2020, con la possibilità che diventi strutturale.
Il neo ministro 5 stelle del MISE, Patuanelli, ha infatti confermato questa indiscrezione con un messaggio inviato a Confedilizia:
“Prorogare gli incentivi per le ristrutturazioni e per l’efficienza energetica nella Legge di Bilancio 2020 e magari renderli strutturali. Grazie alle detrazioni fiscali per il risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti dal 2007 a oggi si registrano oltre 39 miliardi di euro- di cui 3,3 solo nel 2018 – di investimenti per interventi di riqualificazione energetica con un risparmio cumulato di 100 milioni di Mmh“